Carnia, voglia di bici

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redazione

30 Giugno 2014
Reading Time: 3 minutes

Turismo su due ruote

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Ciclismo e Mountain Bike: le montagne della Carnia sono una delle destinazioni emergenti nelle Alpi, sempre più richieste sia dagli sportivi che dai turisti appassionati delle due ruote. Gli amanti della bici da strada possono infatti contare su lunghi percorsi che si snodano fra radure e boschi: itinerari articolati e mai troppo trafficati, per tutti i livelli di preparazione fisica. Il Giro d’Italia ha scoperto queste strade e le tappe che vi si sono disputate, con la mitica salita dello Zoncolan,  sono già entrate nella storia del ciclismo. Le valli carniche sono molto frequentate anche dai bikers, che ne apprezzano la fitta rete di mulattiere e sentieri, il clima gradevole durante l’estate e l’accoglienza schietta e genuina con cui sono accolti nei numerosi ristori e agriturismi presenti sia in quota che a valle.

 

Per i supersportivi

La salita dello Zoncolan, la più dura d’Europa, diventata un simbolo del grande ciclismo internazionale, vanta nelle recenti edizioni del Giro d’Italia ben cinque arrivi di tappa. È questa la meta più ambita dai ciclisti in Carnia: vi si sale sia da Sutrio che da Ovaro. In alto, un punto informativo, dove si trovano i gadget griffati Zoncolan, mappe e informazioni turistiche.

 

Per  chi ama la pedalata slow

Molti gli anelli turistici, alla portata anche di chi non è molto allenato e delle famiglie con bambini. Fra gli altri:

• Anello della Val Degano

Percorso facile, con pochissima salita adatto anche a famiglie con bambini. Si attraversano le campagne di Villa Santina e Raveo percorrendo strade poco trafficate. Lungo il percorso, con partenza da Villa Santina, da non perdere il Santuario della Beate Vergine.

• Alle Pendici del Monte Col Gentile

Percorso rivolto a tutti, senza particolari dislivelli. Presenta un’unica breve salita a metà percorso. Bello il tratto pianeggiante lungo il torrente Degano. Da non perdere la località di Applis con il Museo del Legno e della segheria veneziana e la Chiesa di S. Martino di Cella, una tra le più antiche basiliche paleocristiane.

• Il Canale di San Pietro

Percorso poco impegnativo, con salite poco pendenti, ricco di belle vedute panoramiche e con la possibilità di effettuare delle soste per godere delle bellezze artistiche dei luoghi attraversati. Da non perdere l’antica pieve di Santa Maria Maddalena e il vicino sito archeologico di Col di Zuca a Invillino. Verso nord si può anche sostare presso le miniere di Cludinico e la Pieve di Gorto.

• Anello della Val del But

Itinerario “andata e ritorno” sul medesimo percorso. L’itinerario è accessibile a tutti con salite leggere e brevi in località Terzo. Lungo il tragitto ci si può fermare a Zuglio per visitare il sito archeologico di origine romana o a Tolmezzo, il capoluogo della Carnia, con un incantevole centro storico.

 

Mountain Bike, che passione

La Carnia è  percorsa da una fitta rete di sentieri che permettono di raggiungere ogni luogo, dai paesi di fondovalle alle vette dei monti. Nelle varie vallate si snodano  percorsi segnalati pensati per ogni esigenza e ogni livello di preparazione. Alcuni portano a rifugi o malghe, come ad esempio quello che da Forni di Sopra sale fino al Rifugio Giaf, a m. 1400, da dove è possibile godere di una spettacolare vista a 360 gradi sulle vette circostanti; quello di Curiedi, vicino a Tolmezzo,  che raggiunge su strada sterrata Malga Croce, a m. 1246, con una discesa del ritorno abbastanza impegnativa. Un itinerario adatto ai ciclisti alle prime armi è quello di Ravascletto, lungo circa 13 km, fra splendidi boschi e prati, mentre è riservata ai più allenati la spettacolare e impegnativa Panoramica delle vette che, da Ravascletto, si snoda per 35 km (di cui il 75% su strada asfaltata) fino a raggiungere i 1929 m per raggiungere la Punta di Soffrucella, da dove si gode una vista veramente splendida.

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