Agopuntura, o puntura con un ago, è un termine europeo coniato da Willem Ten Rhyne, un medico olandese che visitò Nagasaki (Giappone) nella prima parte del XVI secolo. I cinesi, che ne hanno introdotto la pratica, si riferiscono ad essa con il carattere ‘Chen’ che letteralmente significa ‘pungere con un ago’.
Come già descritto nel numero precedente, la prima testimonianza scritta della pratica dell’Agopuntura risale al 2000 avanti Cristo, ma ci sono evidenze della sua presenza già durante l’età della pietra. Dalla sua nascita ad oggi l’Agopuntura in Cina ha subito diverse ascese e declini fino a quello dei primi anni del 1800 quando la medicina occidentale prese piede in Oriente. Quando, attraverso la ‘via della seta’, molti mercanti europei seguirono le orme di Marco Polo (1254-1324), insieme alle merci viaggiarono grandi idee e religioni (concetti di Matematica, Geometria ed Astronomia insieme a Cristianesimo e Buddismo). Durante la Dinastia Ming (1368-1644), l’Europa prese contatto con la Cina attraverso lo sbarco dei portoghesi a Macao nel 1504 mentre, nello stesso periodo, le flotte cinesi iniziavano a visitare India e Persia, spingendosi sino agli stati arabi.
Attraverso i religiosi che si recavano in Oriente per convertire la popolazione, la pratica dell’Agopuntura iniziò a filtrare verso l’Occidente ed i Gesuiti disseminando le informazioni in tutta Europa, crearono uno scambio a doppio senso, facendo sì che la scienza occidentale fosse introdotta in Cina. Fu, infatti, un missionario a tradurre in mandarino un atlante di anatomia, il libro però fu bandito dall’imperatore in quanto i concetti medici europei contraddicevano le teorie dalla medicina tradizionale cinese. Durante la Dinastia Ching (1644-1911) la Cina era divisa dalla guerra ed invasa da influenze europee tanto che l’imperatore decretò l’Agopuntura come ostacolo al progresso e ne vietò l’insegnamento. Durante questo periodo molti missionari raggiunsero la Cina per insegnare, guarire e predicare, ma la medicina occidentale del tempo era molto diversa da quella moderna, senza antibiotici, anestetici e metodi diagnostici. L’unica reale capacità medica che i missionari potevano trasmettere era la conoscenza dei principi elementari di chirurgia.
Tuttavia l’etica di Confucio ne bloccò l’integrazione: secondo i cinesi i morti si devono presentare ai loro antenati con il corpo integro. Pertanto la chirurgia fu lasciata ai missionari i quali, non senza difficoltà ed ostacoli, riuscirono ad insediarsi e creare ospedali e cliniche che nel 1920 raggiunsero il numero di 550. Parallelamente l’arte dell’Agopuntura subì il suo maggior declino; era praticata con strumenti poveri ed in luoghi indegni, mentre i cinesi, che volevano una formazione adeguata, guardavano all’Occidente come esempio di progresso. I missionari instituirono scuole di medicina e tradussero i libri di testo, nel 1886 iniziarono a stampare il China Medical Missionary Journal, la prima rivista scientifica cinese.
Nel 1929 la pratica dell’Agopuntura fu giudicata fuorilegge. Nello stesso periodo il partito comunista di Mao fu costituito e dopo una guerriglia durata venti anni assunse il potere politico. Durante la guerra il partito notò che non vi erano servizi sanitari nelle ‘aree liberate’ pertanto incoraggiarono l’uso delle conoscenze mediche tradizionali, più economiche ed accettate dal popolo, per mantenere le truppe sane. Nel 1940 Yang Shao propose di rendere la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) “scientifica e popolare”. All’inizio del 1950 diverse cliniche furono aperte all’interno degli ospedali per studiare, insegnare e confrontare i due tipi di medicina. L’approccio scientifico su cui si basò l’utilizzo dell’Agopuntura permise di svilupparne le diverse tecniche presenti tutt’oggi fino ad utilizzarla quale sostituto all’anestesia ed analgesia durante gli interventi chirurgici.
Da “una collezione di trucchetti empirici, alcuno dei quali può essere utile” (come fu definita nel XX secolo) ora la MTC ha assunto “una stabile posizione culturale, un chiaro ruolo economico ed un mecenate politico influente” (Birch, Stephen J., and Robert L. Felt. Understanding Acupuncture. 1999). Molte delle critiche che provengono dalla medicina occidentale derivano dalla necessità di prove scientifiche dei fondamenti e delle modalità terapeutiche dell’Agopuntura. Chi la pratica, come terapeuta e come paziente, è tuttavia ottimista che un giorno la scienza occidentale comprenderà la complessità della pratica e darà una spiegazione logica ai suoi continui successi terapeutici.
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