Pordenone, uomo e natura dialogano a teatro

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redazione

14 Settembre 2022
Reading Time: 2 minutes

Ecco il programma Re-green

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Torna con la 26^ edizione il festival L’Arlecchino Errante che, dal 20 al 25 settembre, porterà in scena a Pordenone teatro, commedia dell’arte, circo, danza e musica con la direzione artistica di Ferruccio Merisi (clicca qui per il programma completo).

Il tema dell’edizione 2022 è Re-green, una festa-laboratorio del teatro in cui gli spettacoli aprono una finestra sull’equilibrio tra umanità e ambiente, in cui l’uomo è al tempo stesso il principale artefice e la vittima finale del disequilibrio in atto.

“Abbiamo scelto il titolo Re-Green per esprimere l’idea di praticare non solo una sostenibilità presente e futura, ma anche di agire per riparare le insostenibilità di un lungo passato – sottolinea Ferruccio Merisi ci siamo chiesti cosa possa fare il teatro per una tale prospettiva. Ne può parlare ovviamente, ma può anche praticare la sostenibilità nei suoi aspetti e processi tecnici, può coniugare il valore della sostenibilità nei suoi linguaggi e stili, può suggerire emozioni e sensazioni che aiutino a sintonizzarsi con le urgenze ambientali e con l‘irrinunciabile impegno del nuovo umanesimo, ovvero il dialogo con il mondo e con l’universo.”

In sei giorni il festival offre al pubblico 17 appuntamenti dedicati a tutti i gusti e a tutte le età, rappresentando tutte le possibilità del teatro contemporaneo: marionette fatte con oggetti riciclati, luci azionate da una dinamo umana, musiche provenienti da sensori collegati al suolo e agli ortaggi, parabole fantapolitiche, elogi delle buone pratiche sostenibili, sguardi sull’oscurità dell’anima, azioni circensi per acrobati in reciproco ascolto, contemplazioni sul miracolo dell’esistenza dell’uomo e sulla sua evoluzione, azioni teatrali in bicicletta e un concerto finale “in collaborazione” con le piante.

L’Arlecchino Errane conferma la vocazione internazionale con artisti provenienti da Francia, Spagna, Svezia, Belgio, dalla vicina Slovenia e dalle lontane Hawaii. Molti spettacoli sono prime regionali, con un paio di prime nazionali assolute.

Come ogni edizione il festival offre un premio alla carriera ad un artista o una compagnia che si sia distinta per innovazione, artigianalità, metodo e capacità di formazione.

Quest’anno la commissione del Festival ha scelto Lucilla Giagnoni, attrice, autrice e “maestra” tosco-piemontese, molto amata anche in regione, con la seguente motivazione: una grande responsabilità e preparazione culturale, che le permette di coniugare con profondità “le radici” (ovvero le figure, i miti e i valori del passato), con “le foglie”, ovvero le necessità e le immaginazioni del futuro).

 

IL FESTIVAL

Il nome Arlecchino Errante deriva dal fatto che il Festival fa riferimento alla Commedia dell’Arte. Non si intende però la Commedia dell’Arte come genere, quanto piuttosto come strumento: l’originale ricostruzione messa a punto proprio dalla Scuola Sperimentale dell’Attore fondata da Ferruccio Merisi nel 1997, fa della Commedia dell’Arte un punto di partenza scientifico per dialogare con fenomeni teatrali molto diversi e soprattutto per prepararsi al teatro globale del futuro.

Il Festival L’Arlecchino Errante ha una formula piuttosto unica nel panorama nazionale perché non seleziona novità o successi emergenti, ma artisti e spettacoli di qualità che siano rappresentativi di tradizione, innovazione, metodo, tecnica o pensiero.

 

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