Il 25, 26 e 27 agosto prende il via a Gorizia la terza edizione di "Se io fossi Caino - Festival di Teatro e Arte del Carcere".
La manifestazione, che continuerà fino a novembre spostandosi anche a Trieste, è dedicata al tema della detenzione e propone eventi che coinvolgono direttamente i detenuti così come proposte artistiche che favoriscono una maggiore consapevolezza e stimolano una riflessione da parte del pubblico.
L’evento è stato presentato nel parco del municipio di Gorizia, alla presenza del sindaco, Rodolfo Ziberna, dell'assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, del presidente della Fondazione Carigo, Alberto Bergamin, e dei rappresentanti della Caritas diocesana e della curia, don Paolo Zuttion e Simone Orsolini, alla presenza dell’attrice Elisa Menon.L'obiettivo è quello di aprire alla vista e alla comprensione delle persone la realtà del carcere, che è generalmente poco conosciuta e che spesso fa paura. Non solo teatro con i detenuti, ma anche spettacoli, laboratori, conferenze per promuovere una maggiore consapevolezza nella comunità e dialogare con un pubblico trasversale, e non solo di "addetti ai lavori".
E proprio agli eventi collaterali è dedicata la prima parte del Festival alla quale seguiranno altre due tappe a ottobre, con lo spettacolo dei detenuti della Casa Circondariale di Gorizia, e a novembre, con lo spettacolo dei detenuti della Casa Circondariale di Trieste e i laboratori dedicati alle fasce di età più giovani.
Mercoledì 25 agosto alle ore 20.30 presso Palazzo De Grazia va in scena il monologo “IL GIOVANE CRIMINALE - Genet / Sasà” di e con Salvatore Striano.
Il 26 agosto, al Parco Basaglia, è la volta di Elisa Menon con “SILENZIO”, monologo per bambola e attrice.
In chiusura, il 27 agosto, presso l'Oratorio Pastor Angelicus, conferenza "QUANDO IL CARCERE NON C'ERA" che illustrerà le tappe dell'evoluzione della pena dall'antichità ai giorni nostri con uno sguardo alle prospettive future rappresentate dalla giustizia riparativa, non mancherà il tempo per una riflessione filosofica e spirituale curata da don Franco Gismano.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, i posti sono limitati ed è consigliata la prenotazione, sarà infatti possibile accedere anche presentandosi in loco, ma solo se ci saranno ancora posti disponibili. Informazioni e prenotazioni all' indirizzo mail fierascena@gmail.com oppure chiamando il 333 3762495. La partecipazione agli eventi è subordinata al rispetto delle regole adottate per la prevenzione della diffusione del Covid-19.
Il Festival, organizzato dalla Compagnia Teatrale Fierascena in collaborazione con la Caritas Diocesana di Gorizia che ha partecipato alla definizione del programma e ha affiancato la Direzione artistica nell'organizzazione delle serate è finanziato da: Regione Fvg, Fondazione Carigo, Arcidiocesi di Gorizia - Caritas Diocesana, Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo, ENAIP (Rete nazionale di servizi per la Formazione e il Lavoro), e ha il patrocinio del Comune di Gorizia. Collaborano inoltre al Festival le Carceri di Gorizia e Trieste, il PRAP (Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto), il Teatro stabile Rossetti e il Coordinamento nazionale Teatro e Carcere.
Gli organizzatori hanno rivolto u ringraziamento sentito alla Parrocchia dei Ss. Ilario e Taziano e al Centro di Salute Mentale 24ore Distretto Alto Isontino di ASUGI.
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