Monfalcone e la sua storia in 16 fotografie

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redazione

14 Maggio 2021
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Inaugurata la mostra nell’atrio del palazzo municipale

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Una storia che si perde nel tempo, vicende di portata epocale e la ricchezza culturale che la caratterizzano sono il filo conduttore di una serie di immagini dei fotografi dell’Associazione Obbiettivo Immagine e dell’Associazione monfalconese Lacus Timavi volta a delineare il profilo della città di Monfalcone in una mostra permanente allestita nell’atrio del palazzo municipale (orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13, lunedì e mercoledì dalle ore 15 alle ore 17.30, per informazioni Ufficio Urp tel. 0481 494280).

Curata da Flavio Snidero, vicepresidente di Obbiettivo Immagine e autore di alcune delle fotografie esposte, la mostra è stata inaugurata dalla sindaca Anna Maria Cisint.

“L’idea di questa esposizione permanente – ha affermato la prima cittadina – è nata dal successo ottenuto dalla mostra fotografica ‘Una Storia per Immagini’, tenutasi al Museo della Cantieristica tra maggio e giugno 2020 nell'ambito del progetto ‘Sotto Monfalcone – Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo’ e s’inserisce nel percorso di valorizzazione dei nostri siti storici e culturali di interesse turistico come una vetrina capace di rappresentare sinteticamente le eccellenze del nostro territorio”.

Sedici le riproduzioni fotografiche che hanno a soggetto le realtà più rappresentative della città: la Rocca di Monfalcone, il Leone di San Marco, il mosaico romano conservato nel cortile del Palazzetto Veneto, la Nave romana ritrovata nella zona del Lisert (attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia), le Terme romane e la fonte termale sotterranea, il Castelliere della Rocca (veduta aerea), il Palazzo del Municipio, il Palazzo dell'ex Pretura, la Villa per dirigenti del Cantiere con l'ex ferrovia, il Campo sportivo di Panzano, l'ex Albergo impiegati, il Museo della Cantieristica (già Albergo operai), le case operaie del Villaggio di Panzano con il monumento dedicato alle Vittime dell'amianto, due immagini rappresentative del Parco tematico della Grande Guerra.

Il progetto di allestimento – a cura di Flavio Snidero per Obbiettivo Immagine – è caratterizzato da 16 riproduzioni 40 x 60 centimetri, con stampa realizzata ad alta qualità (Fine Art Giclée) da ArtOK, montate su altrettanti pannelli di dimensione 50 x70 cm ed è completato da due pannelli esplicativi (grafica di Carlotta Amantini). I fotografi sono Alessandro Travain. Ermes Cabas, Mario Pierro, Flavio Snidero, Andrea Fasolo, Massimo Gargaloni, Liviana Bergamo.

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