Tremonti a Udine: “Siamo all’inizio di un nuovo Medioevo”

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redazione

5 Febbraio 2016
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Intervento al Future Forum

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La globalizzazione non era fermabile, ma è stata fatta in tempi troppo istantanei, veloci, fanatici. Servivano tempi più lunghi, metodi più saggi, magari un po’ di dazi e un po’ di saggezza e saremmo stati meglio tutti. I fanatici hanno aperto il vaso di pandora liberando forze che adesso non riescono più a controllare. 

Giulio Tremonti (tra le altre cose ex ministro dell'Economia del Governo italiano) è intervenuto al Future Forum sulle origini e gli effetti della globalizzazione. «Stiamo entrando in un nuovo Medioevo e siamo in una fase in cui è necessario riflettere in modo non acritico: forse non proprio di fare mea culpa, ma la situazione attuale rappresenta il crollo delle classi dirigenti d’Occidente», ha evidenziato.

E se non un mea culpa, la classe dirigente, secondo Tremonti, dovrebbe quanto meno avere la consapevolezza che è tutto cambiato. Sull’Europa, «credo sia un errore partire da Italia per guardare fuori – ha detto il senatore –, è necessario cambiare punto di vista. Negli ultimi 20 anni sull’Europa si sono abbattuti alcuni “asteroidi” in sequenza. Fenomeni che singolarmente avrebbero potuto essere capaci di produrre effetti rivoluzionari, ma tutti insieme ne hanno causato l’implosione». E Tremonti ha evidenziato il prima e il dopo la caduta del muro di Berlino, in cui il prima era un’Europa economica, il poi un’Europa con una valenza politica non prevista. Quindi l’euro. Quindi la crisi.

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