È stata presentata oggi alla Sala Bianca del Comune di Gorizia, alla presenza del sindaco Ettore Romoli, del vicesindaco Roberto Sartori, dell’assessore provinciale Federico Portelli e di un folto pubblico, la quinta edizione del prestigioso Concorso internazionale di Pittura Dario Mulitsch, promosso dall’omonima associazione fondata da Caterina Trevisan Mulitsch, moglie dell’indimenticato e illuminato imprenditore goriziano, che, proveniente da un’antica nobiltà sassone, fondò il Centro Culturale Tullio Crali e fu appassionato promotore della cultura e delle arti.

“Il concorso – ha spiegato Caterina Mulitsch – ha cadenza biennale, ma la quinta edizione si svolge nel 2015 perché vi cadono gli anniversari della morte di mio marito e del gemellaggio fra Gorizia, Nova Gorica e Klagenfurt, città coinvolte nella sezione giovani del Premio, coerentemente con l’amore di mio marito per le nuove generazioni. Da Casa Morassi a Palazzo Coronini e Attems, uno dei fini del Concorso è quello di divenire punto di riferimento per attrarre i visitatori in città e per i giovani. Comune e Provincia metteranno così a disposizione dei partecipanti non goriziani un biglietto omaggio per il Castello, i Musei Provinciali e Palazzo Attems e, a 1 euro, il Museo della Guerra. Vorrei che il Concorso si ampliasse anche a Trieste”.

“Il Concorso – ha sottolineato Marianna Accerboni, critico d’arte e coordinatrice dell’evento – è articolato in due sezioni, una per tutti gli artisti, l’altra riservata agli studenti  dei licei artistici di Gorizia, Nova Gorica, Klagenfurt e Villaco, e ospita tutte le tendenza artistiche: informale, astratto, figurativo, espressionismo, surrealismo, neoromantico, formando una sorta di Biennale dell’immaginario artistico contemporaneo”.

Le iscrizioni al Concorso sono aperte fino al 28 febbraio, cui faranno seguito una mostra dal 6 al 21 giugno nel prestigioso Palazzo Attems di Gorizia e un catalogo.

Il Concorso, è sostenuto da numerosi e prestigiosi sponsor, tra cui il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, il Club Unesco di Udine e di Gorizia, Il Piccolo di Trieste, come ha ricordato Caterina Mulitsch.