Percorso europeo per tutelare il Friulano

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redazione

28 Aprile 2014
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La Provincia di Udine aderisce al progetto “Miles”

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La Provincia di Udine entra a far parte del progetto “Miles” (Minority idioms linked for European Schools and Institutions) per il miglioramento dell'offerta educativa mirata alla promozione delle lingue minoritarie attraverso il confronto, la creazione di strumenti e metodi condivisi d’insegnamento con partner della Galizia e dell’Istria. L’intervento sarà presentato nel programma dell’Unione Europea “Erasmus+”, azione 2 “Condivisione per l’innovazione e le buone pratiche”.

Nello specifico, il progetto Miles, che vede come lead partner l’Arlef (Agenzia Regionale per la lingua friulana), prevede la partecipazione di enti e organismi in rappresentanza del Friuli per l’Italia, della Galizia per la Spagna e dell’Istria per la Croazia per la promozione e valorizzazione rispettivamente del friulano, del gallego e dell’italiano. Tra i partner del progetto, per il Friuli, oltre alla Provincia di Udine e all’Arlef, ci sono l’istituto comprensivo di Codroipo e il comune di Codroipo (associato), mentre per la Galizia c’è la Regione (Assessorato Cultura, Istruzione e Ordinamento Universitario), le scuole Ies Salvaterra de Miño e Cep Carlo Casares e la Fundaciòn Rosalía De Castro (associato); per la Croazia: l’Unione Italiana di Fiume e la scuola elementare “Bernardo Benussi” di Rovigno.

Il progetto recepisce la European Charter for Regional or Minority Languages del Consiglio d'Europa. Sottoscritta a Strasburgo il 5 novembre 1992, ha come finalità la tutela delle lingue regionali o minoritarie nella dimensione europea più ampia e contemporaneamente la promozione dell'uso di queste lingue nella vita pubblica e privata. Tre anni la durata del progetto Miles cui la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente Franco Mattiussi, ha formalizzato la sua adesione nel corso della riunione odierna. L’iniziativa prevede numerose azioni e scambi di attività tra i docenti dei tre Paesi e tra gli studenti affinché, soprattutto quest’ultimi, imparino a proteggere, preservare e promuovere la loro eredità culturale all’interno del quadro di riferimento europeo sviluppando alcune competenze chiave tra cui, al primo posto, comunicare nella propria madre lingua, nelle lingue straniere e nelle lingue minoritarie.

Gli attori del progetto dovranno progettare moduli formativi e percorsi originali per (ri)scoprire l’eredità autentica delle loro culture e identità. Verrà presa in considerazione l’esperienza del progetto Clil già testato con successo in diverse scuole della provincia di Udine che prevede l’utilizzo del friulano quale lingua veicolare per l’insegnamento delle materie curriculari. Oltre alla definizione di nuovi moduli formativi, è prevista anche la realizzazione di un centro di ricerca per la raccolta e scambio dei materiali per la formazione dei docenti e la stesura di un regolamento per la certificazione delle competenze dei docenti di lingua comunitaria. Questa collaborazione permetterà il raggiungimento di diversi obiettivi tra cui il riconoscimento delle minoranze linguistiche come espressione di ricchezza culturale, storica e geografica; il superamento di tutti gli ostacoli di distinzione, discriminazione ed esclusione nei confronti delle minoranze; la messa a sistema dell'apprendimento della/nella lingua minoritaria attraverso la determinazione di competenze riconosciute ai docenti per l'insegnamento delle lingue minoritarie. 

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