Pedalare nella storia, ricordando Cottur

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redazione

19 Maggio 2014
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Mostra per il centenario del ciclista triestino

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Emozione. Un’unica parola per definire la mostra “Giordano Cottur: pedalando nella storia 1914-2014, nel centenario della nascita”. Emozione è quella che ha espresso il sindaco di Trieste Roberto Cosolini all’inaugurazione dell’esposizione alla sala comunale d’arte, ricordando che questa rassegna su Giordano Cottur non è rivolta solo agli appassionati ciclisti, ma anche e soprattutto a tutti i triestini che lo hanno amato e conosciuto sia come campione, che come commerciante ma anche come uomo dal carattere forte ma sempre gioviale.

Ancora più emozionato e commosso il figlio di Giordano, Giovanni, colui che ne ha ripercorso le orme da commerciante, lavorandogli a fianco,  e che porta del padre un ricordo nitido e devoto. È stato soprattutto lui a raccogliere il materiale fotografico, i ritagli di giornale, le coppe e i cimeli di suo padre, mettendo in mostra un po’ di privato ma anche le gesta di quel ciclista sempre sorridente, anche dopo tanta fatica sui pedali. Così, entrando alla sala comunale d’arte di piazza Unità si può fare un salto indietro nella storia: le fotografie partono dal 1936 e ripercorrono la carriera e la vita di Cottur fino a poco tempo prima della morte, nel 2006. Le tappe vinte al Giro, il trionfo a Montebello nella “storica” tappa del 1946, i mondiali nel ‘38 con la maglia azzurra, l’attacco sul Portet d’Aspet al Tour de France del 1947. Ma ci sono anche scatti più curiosi come quello di scena durante le riprese del film Totò al Giro d’Italia, oppure un Cottur intervistato ai microfoni della radio, o seduto in una delle ammiraglie di un tempo. Tra i documenti più buffi c’è sicuramente l’intervista “Le 20 domande da non fare a Cottur”, in cui emergono tutta la simpatia e il sarcasmo del campione triestino. Ma si possono vedere anche le onorificenze di Cavaliere e di Commendatore, attribuitegli dal Presidente della Repubblica, o i ritagli della Gazzetta e di altri giornali che ne esaltano le vittorie e le gesta. In fondo alla sala spicca la sua Wilier: la bici d’epoca viene messa a confronto con quella più recente dello scalatore Duarte, mentre in una vetrinetta fanno bella mostra di sé la divisa rosso amaranto della Wilier, una delle sue maglie rosa e una divisa della nazionale. Nella vetrina che dà su piazza Unità, invece, sono esposte una delle prime divise della S.C. Cottur e una attuale.

Al lavoro di allestimento hanno dato un contributo fondamentale la moglie di Giovanni, Cristina, e Francesco Seriani, segretario della S.C. Cottur, co-organizzatrice della mostra, oltre all’indispensabile supporto di Adriano Dugulin del Servizio sport del Comune di Trieste. A collaborare alla creazione della mostra anche l’associazione degli Atleti Azzurri d’Italia, la cui presidente, Marcella Skabar, nel corso della serata d’inaugurazione, ha nominato Giovanni Cottur Azzurro d’Italia onorario.

Presenti all’inaugurazione, oltre a molti rappresentanti del mondo del ciclismo, anche il presidente della S.C. Cottur, Enrico Ukmar, che ha ricordato come Giordano Cottur riviva nelle gesta degli atleti che ancora oggi portano la maglia della società da lui fondata nel 1956. Il vicepresidente della FCI regionale, Bruno Ciotti, si è invece augurato che di Cottur ne nascano ancora, perché esempio di dedizione e di lealtà sportiva, mentre Italo Bevilacqua, membro del direttivo delle Glorie del Triveneto, ha ricordato l’appassionata attività di Giordano nell’associazione, composta dagli ex professionisti di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e di cui fanno parte anche, tra gli altri, Francesco Moser, Maurizio Fondriest, Maria Canins e Alessandra Cappellotto. Tra i molti che già hanno visitato l’esposizione, invece, ognuno ha il proprio ricordo di Giordano: chi ha comprato da lui la prima bici, chi l’ha conosciuto ad una delle molte manifestazioni ciclistiche che era solito organizzare a Trieste. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 2 giugno con orario 10-13 e 17-20. Saranno previste alcune aperture straordinarie: 25 maggio (giorno della pedalata del centenario organizzata dalla S.C. Cottur) orario 9-20, 31 maggio (notte rosa) orario 10-23, 1° giugno (arrivo del Giro) orario 10-20.

Proseguono intanto le iscrizioni per la pedalata del 25 maggio “Verso il Giro, ricordando Giordano Cottur”. La ciclopedalata, che si svolgerà sulle strade della tappa conclusiva del Giro d’Italia e sulla pista ciclopedonale intitolata proprio al campione triestino, è aperta a tutti dai 9 anni in su e sarà un modo sia per onorare il centenario di Giordano Cottur, sia per “scaldare” gli appassionati in vista del Giro: a tutti i partecipanti, infatti, verrà consegnata una maglia rosa. Per iscrizioni ed informazioni www.asdcottur.com.

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