L’Unesco Cities Marathon si colora di rosa

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redazione

16 Aprile 2016
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Assegnato il premio “Donne per lo sport”

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Il Friuli Venezia Giulia incorona cinque donne di sport. E accompagna in archivio l’edizione 2016 dell’Unesco Cities Marathon.

Al teatro Pasolini di Cervignano del Friuli, l’associazione “FareDonna Fvg”, rappresentata dalla presidente, Consuelo Modesti, da Serena Tell e Loredana Marano, attraverso la votazione di una giuria tecnica di cui facevano parte dirigenti e atleti (tra cui anche l’azzurra di maratona Anna Incerti), ha assegnato i riconoscimenti legati al premio “Donne per lo sport”, giunto alla seconda edizione. L'evento è stato presentato da Elisa Michellut e da Paolo Menegatti e Alessandro Prisco di Radio Deejay.

Cinque le categorie di premi. Giada Rossi, campionessa del tennistavolo paralimpico, in preparazione per i Giochi di Rio, si è aggiudicata il premio “Donna Sportiva dell’anno 2016”. Gli altri riconoscimenti sono andati a Isabella Martinis, giovane specialista del lancio del martello (“Promessa sportiva dell’anno 2016”), a Benedetta De Cecco, atleta dell’hockey in carrozzina (Premio “Tenacia”), a Nives Fozzer, veterana dell’atletica (Premio “Fedeltà nello sport”), e alla dirigente di lungo corso, Marcella Skobar Bartoli (“Donna portatrice di valori universali nello sport”).     

Il premio “Donne per lo sport” è nato nel 2013, anno in cui ha debuttato l’Unesco Cities Marathon. Anche per questo, i due eventi si sono ritrovati accomunati sul palco del Teatro Pasolini.

Giuliano Gemo e Giuseppe Donno, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Unesco Cities Marathon, insieme al responsabile marketing Gianfranco Leonarduzzi, hanno sintetizzato le note salienti della maratona che lo scorso 28 marzo, per la terza edizione, ha idealmente collegato Cividale del Friuli e Aquileia, passando per Palmanova.

Una maratona il giorno di Pasquetta – hanno spiegato i responsabili del Comitato organizzatore dell’Unesco Cities Marathon – era una sfida da titani. Ma ce l’abbiamo fatta. Dobbiamo un grande grazie alle società sportive e associazioni di volontariato che ci hanno affiancato. Abbiamo ricevuto tanti complimenti. Ormai siamo conosciuti per essere la maratona che chiude un casello autostradale e perché il percorso di gara, grazie ai piani predisposti dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa, è completamente chiuso alle auto e in totale sicurezza per gli atleti. Stiamo crescendo: abbiamo un numero sempre più elevato di partecipanti che proviene da fuori regione. La maratona provoca qualche disagio, ma è una bellissima cartolina per l’intero territorio friulano. Il prossimo obiettivo? Portare all’Unesco Cities Marathon il campionato italiano militare”.

Appuntamento al 26 marzo 2017, nuovamente una domenica.

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