L’eco senza fine del fronte sull’Isonzo

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redazione

6 Novembre 2014
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Riprendono gli itinerari di èStoriabus

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èStoriabusl’autobus storico-turistico che viaggia nel tempo, riparte alla scoperta dei luoghi simbolo della Grande Guerra. Giunta alla sua ottava edizione, l’iniziativa prevede l’organizzazione da parte dell’Associazione culturale èStoria di itinerari storico-turistici a tema a bordo di un pullman specificamente dedicato e contrassegnato. La caratteristica è l’accompagnamento ad opera di esperti e studiosi che durante il tragitto in pullman, ma non solo, illustrano ai partecipanti i fatti e le vicende del tema di volta in volta trattato. Nel corso degli anni, èStoriabus si è rivolto ad un pubblico locale, nazionale e anche internazionale proponendo numerose iniziative, dedicate sia alle scuole che al pubblico generico, e mirate alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale del Friuli Venezia Giulia e delle aree circostanti. Seguendo itinerari appositamente studiati e servendosi di storici esperti e competenti, èStoriabus ha portato il suo pubblico sui luoghi che hanno segnato la storia di quest’area di confine per promuoverne la comprensione e la memoria.

Quest’anno, nel prosieguo delle commemorazioni legate al centenario del Primo conflitto mondiale, l’Associazione èStoria, nell’ambito del progetto Carso 2014+ promosso dalla Provincia di Gorizia, presenta i primi due di otto percorsi storico-culturali attraverso i luoghi della Prima Guerra Mondiale per ricordarne, un secolo dopo, battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la nostra memoria collettiva. L’iniziativa si svolgerà proponendo un pacchetto di soggiorno realizzato dal Consorzio turistico Gorizia e l’Isontino (GOIS) comprendente tutti gli spostamenti sul pullman dedicato, un pernottamento con trattamento di mezza pensione in un albergo cittadino e una degustazione, tutti gli ingressi programmati e l’accompagnamento storico sia sul pullman che attraverso le guide locali, ove presenti.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione èStoria, è realizzata in collaborazione con la Provincia di Gorizia, con il partenariato tecnico di APT Gorizia, e promossa e sostenuta dalla Camera di Commercio di Gorizia.

Teatro di aspre battaglie, il Friuli Venezia Giulia custodisce innumerevoli tracce e monumenti che permettono oggi alla memoria di ognuno di mantenere vivi questi cruenti avvenimenti storici. Ai viaggiatori di èStoriabus sarà pertanto data occasione di rivivere le vicende di quei luoghi in cui combatterono milioni di uomini artefici della storia, luoghi immersi in meravigliosi contesti naturali, quali ad esempio il paesaggio carsico, e spesso prodotti di profonde trasformazioni dettate dalle passate esigenze belliche. Grazie ai commenti degli esperti accompagnatori, l’autobus che viaggia attraverso i luoghi-simbolo della storia ne ripercorrerà le pagine approfondendone i dettagli.

Si inizierà sabato 22 e domenica 23 novembre con il primo dei due itinerari del 2014, dal titolo Il fronte dell’Isonzo. Un weekend intenso, di immersione nella storia, che toccherà i monumenti simbolo presenti nella città di Gorizia a partire dal sottopasso intitolato ad Aurelio Baruzzi, il sottufficiale romagnolo che issò la bandiera tricolore entrando come primo italiano a Gorizia l’8 agosto 1916, all’Ossario di Oslavia, dove riposano le spoglie dei caduti nel conflitto. Proseguendo verso il centro cittadino ci si imbatterà nei monumenti alla VI Battaglia dell’Isonzo, a Enrico Toti e al Fante d’Italia, per poi visitare il Parco della Rimembranza, realizzato a ricordo delle vittime della Grande Guerra. Concluderà la mattinata la visita al Museo della Grande Guerra di Gorizia. èStoriabus si dirigerà dunque alla volta di Redipuglia, per visitarne il maestoso Sacrario, omaggio alla Terza Armata e ai suoi caduti, il Parco della Rimembranza sul Colle sant’Elia e il locale Museo storico militare. Concluderà la giornata una sosta al Parco Ungaretti di San Martino del Carso. Accompagnerà l’itinerario l’esperta Lucia Pillon.

La giornata seguente sarà l’occasione per visitare, ripercorrendo la valle dell’Isonzo, il museo della Grande Guerra e l’Ossario italiano di Caporetto dove, nell’ottobre 1917 l’esercito italiano subì la più grave disfatta della sua storia, perdendo tutti i territori faticosamente conquistati in due anni e mezzo di guerra ed essendo costretto ad arretrare fino alla linea del Piave. L’evento e gli episodi ad esso correlati, che segnarono significativamente la storia del nostro Paese, saranno ripercorsi e analizzati dal commento di Pierluigi Lodi, storico e autore di una notevole serie di contributi sulla Grande Guerra (tematica che lo impegna anche in ambito didattico).

Il secondo itinerario del 2014, della durata di una giornata con rientro nella prima serata e quindi privo del pernottamento, si svilupperà sabato 13 dicembre attraverso il Carso, laddove anche dopo la presa di Gorizia nell’agosto del 1916, continuò ad imperversare la Guerra. A partire dalla visita alla cappella ungherese presso l’abitato di Visintini, sarà possibile raggiungere il cippo Corridoni e il cippo Brigata Sassari di San Martino del Carso, per proseguire in direzione del Monte Hermada, inespugnabile fortezza che sbarrò alle truppe italiane la via d’accesso a Trieste. Chiuderà la giornata la visita al nuovo Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez, sede di numerosi reperti, anche unici, risalenti alla Prima guerra mondiale.

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