La realtà virtuale torna a Trieste

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redazione

7 Giugno 2019
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Dal 28 giugno al 6 luglio

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Anche per la ventesima edizione ShorTS International Film Festival, in programma dal 28 giugno al 6 luglio nel capoluogo giuliano, conferma la sezione competitiva ShorTS Virtual Reality, interamente dedicata ai corti girati in realtà virtuale e realizzata in collaborazione con proEsof e  l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

L’appuntamento è per quattro serate dal 2 al 5 luglio presso il foyer del Teatro Verdi, dove si terranno le proiezioni delle 13 opere in concorso: gli ambienti dello stabile triestino si trasformeranno in una sala cinematografica virtuale, dove gli spettatori potranno sperimentare questa nuova tecnologia attraverso una visione collettiva, resa possibile grazie all’assistenza tecnologica di IKON.

La sezione vedrà in gara quest’anno 13 cortometraggi realizzati con la tecnica della virtual reality in versione monoscopica o stereoscopica. Il corto vincitore si aggiudicherà il premio Estenergy-Gruppo Hera dal valore di 2.000 euro; in palio anche il Premio Rai Cinema Channel che consiste nell’acquisto dei diritti web del corto, per un valore di 3.000 euro e nella diffusione dello  stesso sulla nuova APP Rai Cinema Channel VR; da quest’anno, in palio anche il premio del Pubblico.

I 13 corti in concorso provengono da Francia, Germania, Finlandia, UK, Taiwan, Argentina, Turchia, Israele e, naturalmente, dall’Italia, mentre i generi spaziano da opere più sperimentali fino a cortometraggi di fiction, passando per grandi temi di attualità, tutti accomunati dalla tecnica della realtà virtuale, grazie alla quale la tecnologia diventa un nuovo mezzo di espressione artistica, offrendo al pubblico di ShorTS un nuovo modo di vivere l’arte cinematografica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie alla tecnologia del VR sarà possibile vivere esperienze inimmaginabili e fuori dall’ordinario, come quella del corto “Everest-The VR Film Experience” di Jon Griffith, che porterà gli spettatori fin sulla cima del monte più alto del mondo, o ancora l’opera immersiva Wombsong” di Hanna Vastislao, che grazie al VR ricostruisce la sensazione avvolgente all’interno dell’utero di una donna incinta, mentre Conscious existence” del tedesco Marc Zimmermann propone un viaggio ai confini del mondo e dell’universo.

Grande spazio anche ai temi di attualità, come quelli affrontati in “Borderline” di Assaf Machnes, presentato alla Biennale VR, che fa vivere in prima persona l'incertezza di un giovane soldato israeliano a guardia del confine, o ancora “Paris Terror-The Hostages from the Hyper Cacher” di Ricarda Saleh, che ricostruisce l’attentato al negozio ebraico Hyper Cacher a Parigi, avvenuto due giorni dopo l'attacco alla redazione di Charlie Hebdo.

Due le opere italiane selezionate: “Drumpossible” di Omar Rashid, documentario in cui il batterista Fabio Vitiello mostra nuovi modi di concepire l’arte, la musica e, per estensione, la realtà stessa. L’altro corto italiano in concorso è “Denoise” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin, un viaggio di parole, suoni e geometrie in cui perdersi, dove l’esperienza in realtà virtuale permette allo spettatore di immergersi in mondi inimmaginabili.

Anche quest’anno, inoltre, in piazza della Borsa verrà predisposto uno spazio ad hoc dove sarà possibile provare la realtà virtuale: una virtual room nel cuore del centro di Trieste, dove gli spettatori potranno anche rivedere i corti in concorso.

All’interno dello spazio verranno predisposte 2 postazioni singole dove il pubblico avrà l’occasione di vedere gratuitamente dalle 10 fino alle 20 opere in VR. Ciascuna postazione sarà dotata di un visore e di una poltrona girevole che permetterà di visionare i corti e di muoversi a 360° per sperimentare un nuovo modo di fare cinema.

Tra le proiezioni fuori concorso, ci sarà “In The Cave” del regista goriziano Ivan Gergolet e con la fotografia di Antonio Giacomin, un cortometraggio immersivo VR presentato alla 75. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica nella sezione Venice Virtual Reality.
L'opera nasce dalla fascinazione per il mondo sotterraneo e il senso di bellezza, pericolo, protezione, perdita dalle nozioni di tempo e spazio che esso produce. Esplorando la metafora della grotta come ventre materno,In the Cave” guida lo spettatore attraverso il mistero della vita prima della vita.

Venerdì 5 luglio appuntamento con due panel dedicati al rapporto della Realtà Virtuale con l'Astronomia, la Speleologia e le Neuroscience, due incontri in cui verranno esplorate le possibili applicazioni scientifiche di questa rivoluzionaria tecnologia, organizzati in collaborazione con proESOF (EuroScience Open Forum), la più importante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica.
Il primo panel, organizzato in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Trieste, sarà “Dalle profondità della terra alle profondità dello spazio. La realtà virtuale tra speleologia e spazio”, durante il quale ricercatori, astronomi, speleologi e registi si confronteranno sul loro modo di divulgare e raccontare il loro mondo in realtà virtuale, facendo emergere i numerosi punti d’incontro tra speleologia e spazio e realtà virtuale.

Il secondo appuntamento sarà con “La mente e la VR”, in cui psicologi, neuroscienziati e ricercatori si confronteranno sul rapporto tra mente ed esperienza in realtà virtuale, spiegando come reagisce il nostro cervello a questa nuova tecnologia e come viene percepita la narrazione visiva in realtà virtuale.

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