La musica sacra riecheggia a Pordenone

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Presentata la 33^ edizione del Festival Internazionale. Concerti, mostre e conferenze dal 20 ottobre al 14 dicembre

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PORDENONE – Presentata la 33^ edizione il Festival Internazionale di Musica Sacra, di scena dal 20 ottobre al 14 dicembre.

Con un cartellone che spazia dal canto Gregoriano e dal Medioevo di Hildegard von Bingen, dal Rinascimento corale e dal Barocco orchestrale fino alle composizioni dei nostri giorni, sono in programma 11 concerti a Pordenone, 6 eventi musicali a Udine, Codroipo, San Vito al Tagliamento, Sacile e Maniago, 3 mostre originali e 3 conferenze dedicate ad altrettante produzioni in programma.

La direzione artistica è affidata ai maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, il festival è promosso da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali Pordenone, in sinergia con il Ministero della Cultura, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e il Comune di Pordenone, con il sostegno di Fondazione Friuli e BCC Pordenonese e Monsile.

Dopo la prima conferenza di approfondimento dedicata proprio all’evento inaugurale, il festival si aprirà domenica 20 ottobre alle 20.45 nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone con Transitus. Il cielo di Francesco, Sacra Rappresentazione per baritono, voci maschili, archi e armonium, opera composta da Cristian Carrara, uno dei più noti e apprezzati compositori contemporanei nel panorama nazionale.

Gli intervenuti alla conferenza stampa di presentazione

La produzione, nata da una commissione di Ravenna Festival, approda a Pordenone come seconda tappa italiana, in collaborazione con il Festival Pergolesi Spontini.

In scena il baritono Clemente Antonio Daliotti, il Quartetto dei Filarmonici Friulani, il Quartetto Vocale del Coro del Fvg e Cristiano Dell’Oste armonium e concertazione.

Il concerto inaugura anche uno dei temi portanti dell’intero progetto artistico del festival: il fil rouge dedicato a Francesco d’Assisi, «già anticipato nella edizione precedente – spiegano ancora Franco Calabretto e Eddi De Nadai – che trova in questa una attenzione che prosegue con la Leggenda di Liszt e passa attraverso la riscoperta di un film muto del 1918 dedicato alla vita del Santo con accompagnamento di organo, e altre citazioni francescane tra i repertori medievali proposti in altri due concerti vocali, e letture che intercalano un concerto di canto gregoriano».

Clicca qui per il programma completo del festival

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