I guardiani del fuoco

imagazine_icona

redazione

25 Febbraio 2013
Reading Time: 3 minutes
Condividi

Incendi

Condividi

In Friuli Venezia Giulia le attività relative agli incendi boschivi (prevenzione, lotta attiva e ripristino) sono svolte in stretta sinergia tra Protezione Civile e Corpo Forestale Regionale.

Nato con la legge regionale n.8/77, il volontariato di Antincendio Boschivo (AIB) della Protezione Civile è oggi una realtà fondamentale per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi. Esso è costituito da una rete di 117 squadre, con oltre 2.400 iscritti, inquadrati nei gruppi comunali, a cui si aggiungono 240 volontari appartenenti ad altre associazioni di protezione civile specialistiche.

L’antincendio boschivo si articola in attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Tutti questi volontari sono addestrati e attrezzati per interventi diretti sul fuoco e nelle funzioni di supporto logistico quali la realizzazione delle linee d’acqua e il rifornimento d’acqua nei vasconi da cui attingono gli elicotteri.

Altrettanto fondamentali sono i volontari nelle operazioni di bonifica, delicate fasi operative eseguite dopo lo spegnimento delle fiamme per assicurare il raffreddamento e la rimozione delle braci di legno che, se trascurate, potrebbero riattizzare l’incendio.

Nel periodo di grave pericolosità d’incendio boschivo, inoltre, i volontari si organizzano in pattuglie attive sul territorio, con funzioni di monitoraggio e di tempestiva operatività nel caso di incendio.

La formazione

Per diventare volontario AIB gli aspiranti devono frequentano un corso, teorico e pratico, della durata di due giorni presso il Convitto del CESFAM (Centro servizi per le foreste e le attività della montagna, Piazza 21-22 Luglio, 6 – 33026 Paluzza). Nella due-giorni si impareranno la legislazione dell’antincendio boschivo, i fattori chimico-fisici della combustione, i fattori che provocano gli incendi boschivi, la prevenzione e repressione degli incendi, i rischi e la protezione personale.

I gruppi comunali, in collaborazione con il Corpo Forestale Regionale e la Protezione Civile, organizzano ogni anno oltre venti esercitazioni di antincendio boschivo o comprendenti anche attività di spegnimento di incendi boschivi. Durante tali esercitazioni vengono attuate attività di intervento diretto sul fuoco, di realizzazione di linee d’acqua e di predisposizione di vasconi per il rifornimento d’acqua degli elicotteri.

Volontari, chi e come?

Per diventare volontario AIB si deve essere maggiorenni. Esiste tuttavia un limite massimo di età, fissato a 65 anni. Dal punto di vista operativo, per lo spegnimento degli incendi vengono impegnati i gruppi comunali dei volontari di protezione civile dotati di squadre antincendio boschivo e le associazioni dei pompieri volontari. Tutti i volontari dipendono dal sindaco o dal presidente della loro associazione di volontariato e operano autonomamente o, come normalmente avviene, sotto la direzione del Corpo Forestale Regionale.

Ogni squadra è dotata nella maggior parte dei casi di un automezzo di uso promiscuo per il trasporto di persone e attrezzature (tra cui piccoli serbatoi d’acqua, motopompe idrauliche, manichette, atomizzatori, soffiatori, battifiamma, attrezzature leggere, lampade portatili e quant’altro per circoscrivere e domare gli incendi boschivi). I gruppi dispongono inoltre di fuoristrada dotati di moduli AIB per lo spegnimento degli incendi, e anche di autobotti.

Dati e prevenzione

Nel 2012 i volontari AIB son intervenuti in 133 incendi boschivi. Prima ancora che spegnerli, l’ideale sarebbe prevenire gli incendi. Per questo motivo risulta fondamentale l’opera di sensibilizzazione della popolazione.

Se si avvista un incendio bisogna chiamare quanto prima il numero verde della Protezione Civile della regione (800 500 300): risponderà la Sala operativa regionale (SOR) che chiederà di indicare la località dell’incendio e la sua dimensione. La SOR provvederà immediatamente a smistare la segnalazione alla pattuglia forestale in servizio antincendio più vicina o, se la chiamata è in piena notte, alla squadra di volontari di protezione civile del comune interessato. Per questo è importante saper indicare con la massima precisione dove si trova l’incendio: ciò permetterà al personale di intervenire nel più breve tempo possibile.

Non è necessario comunicare gli incendi di coltivi (abbruciamento di stoppie o di erba secca) che venissero avvistati in pianura, poiché essi sono consentiti dalla legge in tale zona. Memorizzate il numero verde e… grazie per la collaborazione!

Visited 9 times, 1 visit(s) today