I colori delle foglie

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redazione

11 Novembre 2022
Reading Time: 4 minutes
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Autunno e montagne

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Sostenibilità, attività all’aria aperta, turismo dolce e responsabile: nel tripudio cromatico del foliage, dalla montagna pordenonese, attraverso la Carnia e fino al Tarvisiano, il Friuli Venezia Giulia invita a mettere a calendario momenti speciali per vacanze e weekend d’autunno.

Passeggiate tra malghe e pascoli, astro-trekking guidato, sentieri attraverso foreste millenarie, tra forre e cascate, ma anche meditazione sonora, yoga all’aperto e pesca sportiva nei laghetti alpini; per i più allenati, anelli di soft trekking e bike anche transfrontalieri, percorsi nei boschi di risonanza e tra i faggi monumentali

dei “boschi banditi”, o ancora lungo il filo della storia, sui sentieri tematici della Grande Guerra: numerose sono le proposte, dal family allo sportivo, alla scoperta di un territorio che in questa stagione mostra tutto il suo splendore.

Montagna pordenonese

Con partenza da Piancavallo, la passeggiata sull’anello delle malghe è adatta a tutti e attraversa paesaggi di variegata bellezza: costeggiando malghe e pascoli, presenta flora e faune alpestri e non di rado è possibile andare a funghi.

Più a est, in Valcellina, il lago di Barcis affascina con il suo bosco riflesso sull’acqua, che rimanda in autunno colori splendidi: parallelo al lago si snoda il sentiero del Dint, con i suoi belvedere affacciati sulla spettacolare forra turchese del Cellina. Anche la Val Tramontina, con i suoi borghi chiamati spesso “Balconi”, permette di vedere paesaggi suggestivi.

La Carnia

A Sappada non mancano le proposte per la famiglia, come il sentiero per il laghetto Zieglhütte, un breve percorso tra abeti e larici che conduce allo specchio d’acqua, dove cimentarsi con la pesca sportiva. Anche il sentiero per il rifugio Monte Ferro, di basso impegno fisico, conduce in circa un’ora a 1000 metri di quota, da dove si apre un panorama su tutta Sappada. Di medio impegno, il sentiero per malga Tuglia, che porta alla stupenda conca della malga, mentre di tutto riposo è la passeggiata alla capanna Bellavista, pianeggiante e che in autunno regala scorci fiabeschi sui prati e sulle distese di larici.

A Forni Avoltri, il lago Volaia è uno dei laghi più affascinanti della Carnia, dove il blu delle sue acque si staglia sui prati, contro il bianco delle rocce e il giallo dei larici: un’escursione di circa due ore e impegno medio, ripagata da un emozionante paesaggio.

Per chi desidera un discreto allenamento, raggiungere il rifugio Marinelli vuol dire arrivare ai piedi della cima più alta del Friuli Venezia Giulia, il monte Coglians; mentre il lago di Bordaglia, nel cuore dell’omonima oasi faunistica – la più vasta della regione – è di origine glaciale e spicca in un contesto alpino dalla primitiva bellezza.

Nella Val Tagliamento e Val Degano, lungo cinque chilometri, il sentiero di Pani è un ampio anello che prende il nome dall’omonima vallata: situata in posizione protetta, è un gioiello naturale di sicuro fascino. Durante il percorso, adatto a tutti, si è circondati da faggi millenari e dalla pianta monumentale solitarias, simbolo di Pani.

Da Illegio, piccolo borgo nel comune di Tolmezzo, parte una strada forestale che in circa un’ora porta ai prati di Lunge, una prateria ornata da faggeta. Inoltre, nella località carnica hanno luogo ogni anno mostre d’arte di eccellenza con opere di provenienza internazionale.

Sempre in Carnia, partendo da Verzegnis, in un’ora di cammino si possono ammirare le cascate dell’Arzino, dove l’acqua cristallina crea giochi di colore tra salti e tappeti di muschio.

Per i più allenati, in Val Degano, ci si può addentrare nel “Bosco Bandito di Gracco”, mentre nel comune di Paluzza, a un passo dall’Austria, un cammino di circa quattro ore attraversa il “Bosco Bandito di Clelius”, boschi che, come dice il nome e secondo una legge che risale alle Repubblica di Venezia, “non possono essere tagliati”.

Il Tarvisiano

Nei pressi di Tarvisio si può percorrere un anello di circa due ore intorno ai laghi di Fusine inferiore e superiore, uno degli angoli più affascinanti e caratteristici della montagna del Friuli Venezia Giulia: un percorso adatto a tutti, come lo è quello del lago del Predil, verso Sella Nevea; la biodiversità boscosa e un ambiente primordiale circondano poi l’itinerario sull’orrido dello Slizza, al quale si contrappone, invece, il paesaggio bucolico lungo il sentiero della Val Bartolo.

Da Tarvisio passano inoltre l’itinerario bike transfrontaliero della Ciclovia Alpe Adria Radweg, che da Salisburgo porta a Grado, e l’Anello delle Tre Nazioni, un trekking sui sentieri dell’Alpe Adria Trail che permette di visitare Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia.

Nel comune di Malborghetto – Valbruna, si può percorrere il sentiero degli alberi di risonanza, di circa cinque chilometri, in un bosco suggestivo di abeti rossi, famosi per il loro legno pregiato utilizzato in liuteria. Tra malghe e agriturismo si snodano poi i cammini del Puanina tour, partendo da Ugovizza e con dislivello minimo, mentre sul filo della storia corre il sentiero tematico della Grande Guerra – Abschnitt Saisera. Il sentiero della piana di Valbruna, invece, è una passeggiata turistica tra maestose montagne, dove non di rado si incrociano cervi, caprioli, volpi e martore.

Gratificante per gli escursionisti più esperti, l’anello delle malghe del Montasio, a Sella Nevea, che regala panorami e colori splendidi verso la Val Raccolana, mentre di solo pochi minuti ma imperdibile è il trekking al fontanone di Goriuda, un vero spettacolo della natura, una cascata tra le grotte e i salti delle acque gelide provenienti dalle nevi del Monte Canin.

 

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