Le Gorizie dell’altro ieri

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Incontro pubblico nell’ambito del “Progetto e”. Con visita alla Gorizia ebraica e messa in scena di “Sui sentieri dell’Europa”

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È in programma domenica 4 agosto, a Gorizia e Nova Gorica, la nuova tappa di Progetto e“, iniziativa che fa parte del programma ufficiale di GO!2025 Moja meja je tvoja meja/ Il tuo confine è il mio confine.

Incentrato sulla necessità di promuovere la costruzione di una Europa più unita, l’iniziativa ha come capofila l’associazione vicino/lontano e si realizza con il supporto di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 e della Regione Friuli Venezia Giulia.

Esplorare l’Europa camminando e camminando aprire il corpo al mondo, ai paesaggi che lo circondano. Dove finisce uno e inizia l’altro? Dove finisce l’Europa e inizia l’altrove?

Queste le domande al centro di tutte le tappe del progetto, 27 in tutto, come 27 sono i paesi dell’Unione Europea.

Il programma della giornata prevede, alle 18.00, la visita guidata alla Gorizia ebraica a cura di Lorenzo Drascek, con partenza dalla sinagoga di Gorizia (via Graziadio Isaia Ascoli 19) e arrivo al cimitero ebraico di Valdirose.

Alle 19.00, nel cortile dell’ex camera mortuaria del cimitero, è previsto l’incontro “Le Gorizie dell’altro ieri con Hans Kitzmüller, germanista, traduttore e scrittore, Renato Podbersič, storico e ricercatore presso il Študijski Center za Narodno Spravl di Lubiana e Giustina Selvelli antropologa e attivista, ricercatrice al Dipartimento di Sociologia dell’Università di Lubiana.

Modererà e tradurrà – in italiano e sloveno – Anton Špacapan Vončina, illustratore, scultore, performer e scenografo.

Sui sentieri dell’Europa

Dopo un piccolo rinfresco offerto dagli organizzatori, la giornata si concluderà alle 21.30 con la messa in scena, in sloveno, dello spettacolo Sui sentieri dell’Europa di e con Mattia Cason – direttore artistico del progetto – e con Alessandro Conte e Muhammad‘Abd al-Mun’im.

La pièce, nucleo centrale del progetto, prende spunto dall’incontro degli attori Mattia Cason e Alessandro Conte – entrambi diplomati alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe – con Muhammad‘Abd al-Mun’im, editore, scrittore e poeta di Aleppo costretto ad abbandonare la Siria per le sue opinioni avverse al regime di Bashar al-Assad e ora rifugiato in Slovenia.

Attraverso i linguaggi del teatro, della danza e del cinema, lo spettacolo sovrappone piani temporali diversi – l’eterno presente del mito, la storia antica, le vicende del secolo scorso e quelle contemporanee dei protagonisti – per ricordare agli spettatori la centralità delle migrazioni nella costruzione della storia europea, invitandoli ad aprirsi alla curiosità e alla meraviglia: il primo, necessario passo per considerare le migrazioni di oggi quale chiave per costruire un’Europa più unita, superando i concetti di Nazione e di Occidente.

Lo spettacolo, a seconda del luogo in cui va in scena, viene proposto in tedesco, italiano, friulano, sloveno o croato.

Il ruolo delle antropologhe

Il viaggio di progetto “e” viene seguito dalle antropologhe slovene Špela Ledinek Lozej e Nataša Rogelja del Centro SAZU, dall’antropologa tedesca Janine Schemmer e da un video-operatore al fine di realizzare un diario etnografico e un documentario.

In ogni appuntamento gli spettatori vengono invitati a condividere direttamente le proprie riflessioni in dialogo con le antropologhe, o a esprimere anche in un secondo momento il proprio punto di vista via email o attraverso i canali social del progetto, quasi a formare una ideale “costituente” di una Europa diversa.

Progetto “e” farà poi tappa a Marano Lagunare; Škocjan; Prosecco e Contovello; Bocche del Timavo e Monfalcone; Aquileia; Botazzo; Kaštel; Labin; Osòr per approdare e concludersi il 30 agosto a Trieste.

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Data

04 Ago 2024
Scadenza
Categorie

Comune

Gorizia

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