Cervignano riscopre Adelaide Modena

La sua tragica storia nel mediometraggio di Lucia Gangale. Ricordati anche don Giuseppe Maria Camuffo e sua nipote Caterina

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Doppio appuntamento nell’ambito della “Setemane de culture furlane” a Cervignano del Friuli.

Venerdì 10 maggio alle ore 18 in Casa della Musica, presentazione del cortometraggio “Una donna e la guerra, la tragica storia di Adelaide Modena”, medio metraggio di 21 minuti (2024) per la regia di Lucia Gangale.

Nella seconda parte dell’incontro, il professore Ferruccio Tassin relazionerà su don Giuseppe Maria Camuffo, e di sua nipote Caterina.

Interverranno la regista Lucia Gangale, la memorialista Adriana Miceu, il presidente di Cervignano Nostra, Michele Tomaselli, il sindaco di Cervignano, Andrea Balducci.

Letture di Addis Brizzi Valsassina e Tullio Svettini. Dialoghi in friulano a cura di Luca Furios.

 Sabato 11 maggio alle ore 10.30 visita all’esterno di Borgo Modena e, alle ore 11, ai giardini di Villa Chiozza.

Accompagnano Adriana Miceu e Michele Tomaselli.

Per quest’ultimo evento è d’obbligo la prenotazione a cervignanonostra@gmail.com in base ai posti disponibili, tempo permettendo.
Gli eventi sono organizzati in collaborazione con la Società Filologica Friulana e beneficiano del patrocinio del Comune di Cervignano del Friuli e della Casa della Musica, nonché dell’U.T.E Città di Cervignano e Bassa Friulana, dell’associazione “Progetto Futuro”, di “Respira La Cultura” e della rivista “Reportages”.

Adelaide Modena

Il video racconta la storia di Adelaide Modena, contessa di antico lignaggio colpita da un provvedimento di internamento durante la prima guerra mondiale. Oggi riposa nel cimitero di Celle di San Vito, piccola località della Puglia dalla quale non fece più ritorno.

A Celle di San Vito la conoscono semplicemente come “la principessa”, anche se principessa non era, bensì contessa. Il suo nome era: Adelaide Modena. Nome per esteso: Adelaide Sofia Augusta Modena, nata a Scodovacca, oggi frazione di Cervignano del Friuli, l’11 dicembre 1862, da Giuseppe Antonio e da Luigia Del Ben; morta a Celle di San Vito (FG), dove era stata internata come profuga di guerra, il 9 marzo del 1916, a soli 54 anni.

Vi fu tumulata il giorno successivo e, da allora, nessuno si è interessato della sua storia.

I Conti Modena di Scodovacca di Cervignano, ebbero l’investitura araldica dal Senato Veneto con decreto del 14 marzo 1739 ottenendo il feudo di Scodovacca e nel 1505 erano a Venezia per la difesa del Principe Dionisi. In seguito ottennero l’onorificenza a colonnello, quindi nel 1648 ebbero il titolo di Conti a Cividale.

La loro dimora la settecentesca – villa con l’annesso parco – nella piana rurale di Scodovacca, fu poi acquistata all’asta dal barone Antonio e che poi la passò alla famiglia Chiozza, nella metà dell’Ottocento. La stessa villa fu abitata dal grande chimico italiano Luigi Chiozza (Trieste, 1828 – Cervignano del Friuli, 1889).

Don Giuseppe Maria Camuffo

Don Giuseppe Maria Camuffo era parroco di Fiumicello quando venne internato. Nel dopoguerra divenne parroco di Cervignano.

Sia lui che la nipote Caterina vengono ricordati come dei benefattori. Caterina posò per lo scultore Ettore Ximenes per realizzazione del ‘L’angelo della carità ‘ monumento che si trova nel cimitero degli Eroi ad Aquileia.

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Data

10 - 11 Mag 2024
Scadenza
Categorie

Comune

Cervignano del Friuli
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