Inaugurata in Via P. De’ Ralli 5 a Trieste la nuova sede della Struttura Complessa per le Dipendenze Comportamentali e da Sostanze Legali. Il Servizio, oltre ad ampliare l’offerta di percorsi terapeutici rivolti agli alcolisti, ha sviluppato trattamenti per soggetti con problematiche di tabagismo e di gioco d’azzardo patologico.
L’equipe multidisciplinare della Struttura Complessa per le Dipendenze Comportamentali e da Sostanze Legali attualmente è formata da 26 operatori di ASUITs, affiancati da 3 operatori appartenenti al mondo della cooperazione sociale e 5 operatori dell’associazione di volontariato ASTRA.
I dati di attività
Dal 1982 a oggi il servizio di alcologia è progressivamente cambiato, proprio per rispondere adeguatamente al mutare dei problemi di salute: se alla sua nascita e per parecchi anni l’attività di cura è stata prevalentemente di tipo comunitario (circa 115 ricoveri all’anno rivolti a soggetti alcolisti), negli anni successivi l’offerta si è arricchita di programmi di tipo territoriale, ambulatoriale, di attività di progetto svolte in integrazione con molti partners. Numerosi sono oggi i percorsi di continuità assistenziale con reparti, con servizi distrettuali, con medici di medicina generale, volti a prevenire e curare le complicanze correlate al consumo problematico di alcol, ma anche alla dipendenza da fumo di tabacco. E’ presente e attivo infatti anche un servizio per il tabagismo, che offre percorsi di cura sia alla popolazione generale che ai professionisti delle aziende sanitarie (progetto “Aziende sanitarie libere da fumo”), per sviluppare e diffondere una corretta cultura. Ultimo nato (anno 2000) è il servizio per la prevenzione e cura del gioco d’azzardo patologico, che sta crescendo in linea con le indicazioni regionali; a questo proposito va infatti ricordato che la nostra Regione con la Legge n.1/2014 ha previsto importanti norme per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate. Gli utenti totali in carico a questa struttura nel 2016 sono stati 1.557, di cui 1.104 per problematiche relative all’alcol, 343 soggetti per tabagismo e 110 soggetti per il gioco d’azzardo patologico. Molti i familiari coinvolti nei percorsi terapeutico-riabilitativi, proprio per l’importanza che la famiglia riveste in queste tematiche.
Alla Struttura si accede direttamente, tramite il servizio di accoglienza che è aperto 5 giorni alla settimana, o tramite appuntamento, grazie ad una reperibilità telefonica attiva dal lunedì al sabato; non è necessaria impegnativa del MMG.
La Regione Friuli Venezia Giulia, prima in Italia, ha legiferato in merito all’alcolismo, permettendo, fin dai primi anni ‘80, la nascita di esperienze di trattamento residenziale, basate sul modello teorizzato e attuato dal prof. Vladimir Hudolin, che hanno dato forte impulso allo sviluppo di una modalità di trattamento di tipo comunitario condivisa delle Problematiche e Patologie Alcol Correlate (PPAC). In tali percorsi hanno avuto da subito un ruolo fondamentale anche le associazioni di volontariato, che hanno dato vita ad attività di gruppo e di supporto specifico, in collaborazione col servizio sanitario pubblico.
La storia del Servizio inizia a Trieste nel 1981, anno in cui sono stati riservati alla cura dell´alcolismo 15 posti letto, nella I° Divisione Lungodegenti dell’Ospedale Gregoretti, gestiti in collaborazione con la Clinica Psichiatrica.
Il 5 febbraio 1982, con l’accoglimento del primo alcolista, si apre la strada alla piena autonomia gestionale, che porta alla istituzione della Sezione di Alcologia con ricoveri di tipo ospedaliero e del Gruppo Operativo per le Tossicodipendenze e l’Alcolismo, per quanto riguarda le attività territoriali.
Dal marzo del 1992, tutta l’attività legata alla prevenzione, cura e riabilitazione degli alcoldipendenti diventa un compito istituzionale dei neocostituiti “Ser.T”; a Trieste tale servizio integra al proprio interno un Modulo Alcologico ed una Sezione di ricovero ospedaliero con equipe dedicate.
Negli anni successi la “Residenza Sanitaria ed Assistenziale per Alcolisti” viene potenziata e nel 1998 viene istituito il Dipartimento delle Dipendenze (DdD).
A partire dal 1997 muove i primi passi un Servizio per il trattamento del tabagismo svolto in stretta collaborazione con Dipartimento di Prevenzione e con la associazione LILT; dal 2000 è presente anche un servizio per il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo.
Con il nuovo Atto aziendale dell’Azienda ASUITS il servizio ha preso la denominazione di “Struttura Complessa per le Dipendenze Comportamentali e da Sostanze Legali”.
Le problematiche di dipendenza sono condizioni estremamente diffuse nella popolazione e richiedono una gestione differenziata, specialistica, multiprofessionale, con diversa intensità di programma, a seconda della gravità del disagio.
L’attività della Struttura Complessa si è quindi evoluta nel tempo ponendo continua attenzione ai nuovi bisogni emergenti. Da qui la necessità di sviluppare attività di prevenzione, trattamenti ambulatoriali, semiresidenziali e residenziali a breve, medio e lungo termine per soggetti con condizioni psico-fisiche severe e/o con problematiche complesse.
Gli obiettivi del trattamento riabilitativo vanno oltre il mantenimento della sobrietà del soggetto e si focalizzano sui problemi psico-fisici e relazionali, attraverso supporti farmacologici e psicologici per affrontare la dipendenza e la costruzione di un programma post-acuzie personalizzato, concordato con il paziente e gli altri attori coinvolti (Servizi sanitari e sociali, gruppi di auto-aiuto, MMG, familiari, ambiente di lavoro….) che permetta alla persona di acquisire/riacquisire la capacità di gestire al meglio la propria vita.
Fra le attività della Struttura vi sono:
Il trattamento Ambulatoriale è organizzato con incontri su appuntamento in sede e fuori sede. Si rivolge prevalentemente a soggetti con problematiche alcolcorrelate, motivati ad avviare l’astinenza con quadro clinico di lieve entità e/o multiproblematici che necessitano di programmi supportivi di rete e per cui non è indicato un trattamento comunitario.
Il trattamento in Day Hospital è rivolto a persone con problematiche alcol correlate che hanno capacità di avviare e mantenere l'astinenza, eventualmente anche con supporto farmacologico ed è organizzato sulle 4 – 8 ore.
Il trattamento in Centro Serale è rivolto a persone con problematiche alcol correlate che non presentano dipendenza fisica e mantengono una buona integrazione socio – familiare ed è organizzato su due giornate, dalle 18.00 alle 21.00 Comprende attività di terapia di gruppo multifamiliare e di educazione alla salute, interventi sanitari e supporto sociale. Può precedere o seguire un trattamento residenziale o di day hospital.
Il trattamento in residenza assistenziale per alcolisti: è organizzato sulle 24 ore come una comunità terapeutica a gestione controllata. Durante la giornata vengono svolte attività che comprendono gruppi terapeutici, incontri di educazione sanitaria, animazione, attività motorie o occupazionali e altre attività terapeutiche e sociali che coinvolgono le reti sociali e familiari.
Il trattamento “Residenza Intermedia” (periodo massimo di permanenza un anno) attivo dal 2004, che conta su due alloggi messi a disposizione dall’Azienda ATER, uno in grado di accogliere 7 utenti maschi e l’altro 5 donne. Le persone accolte hanno concluso la fase di disintossicazione più intensiva e hanno bisogno di un tempo più lungo per rafforzare gli obiettivi raggiunti e reinserirsi gradualmente nel contesto familiare e socio-lavorativo. Si tratta di gruppi appartamento in cui le persone hanno un buon livello di autonomia, ma vengono sostenuti da operatori che svolgono attività giornaliera ma non continuativa di supervisione, discussione di gruppo e mediazione relazionale. Tale attività viene gestita in stretta relazione con l’associazione ASTRA.
Percorso di gruppo “Ben-Essere Donna”, dedicato a donne con problematiche alcolcorrelate e finalizzato al consolidamento di sani stili di vita. I consumi di alcol e di farmaci nella popolazione femminile negli ultimi anni ha avuto un incremento e le donne che arrivano ai servizi specialistici per un problema alcol correlato sono circa il 20%, percentuale poco attendibile considerando che l'alcolismo femminile e un fenomeno sommerso.
Le donne che hanno problemi legati all'alcol fanno parte di un gruppo molto eterogeneo in quanto la dipendenza da alcol è diffusa fra le donne di ogni età ed appartenenza sociale. Le donne che bevono hanno una maggior probabilità di essere vittime di aggressioni fisiche e/o sessuali in quanto più vulnerabili.
Il consumo problematico di alcol delle donne, spesso agito nel conteso privato e domestico, desta particolare preoccupazione in quanto nascosto per timore di riprovazione sociale. Questo rende difficile rilevare il fenomeno ed è motivo di riscontro tardivo. Il consumo di alcolici può peggiorare ed accelerare la degenerazione della sfera neurologica e psichica e può interferire con l'eventuale terapia farmacologica in uso come ansiolitici, ipnotici e antidepressivi.
Il target è rappresentato da:
- donne che vivono una fase della vita in cui le relazioni ed i rapporti personali con il proprio partner e/o i figli sono più fragili
- donne in fase di separazione o con forti conflittualità di coppia
- donne in fase peri-menopausale
- donne che vivono la solitudine legata alla compromissione dei rapporti familiari ed amicali, quale conseguenza dei comportamenti di dipendenza.
Il trattamento del tabagismo: il “Centro Tabagismo”, dopo una valutazione clinico funzionale propone un programma personalizzato che può prevedere: visite e/o counseling individuale, terapia farmacologica, terapia di gruppo, agopuntura e la previsione di follow-up (da 1 mese a 2 anni).
Il trattamento del gioco d’azzardo patologico: prevede colloqui di accoglienza e valutazione, terapie di gruppo e/o individuali per pazienti e/o familiari, gruppi di auto aiuto supervisionati dagli operatori del Servizio e spazi di ascolto. Molta attenzione viene dedicata alle frequenti e gravi problematiche di indebitamento e giudiziarie, che vengono affrontate anche in collaborazione con professionisti dell’area legale.
Il lavoro di rete prevede consulenze esterne, visite domiciliari, attività presso la Casa circondariale e le comunità terapeutiche, collaborazione con i servizi sociali dei Comuni e del Tribunale per il supporto specifico, collaborazione con gli enti di formazione e le agenzie del mondo del lavoro.
Altre attività fornite dalla Struttura sono quelle previste da normative specifiche, subentrate nel corso degli anni, quali quella del codice della strada, della sicurezza sul posto di lavoro, sul porto d’ami, sulle adozioni; in questi casi il Servizio assicura lo specifico percorso diagnostico e accertativo, la formazione. Molteplici sono le attività di prevenzione rivolte a target specifici e alla popolazione generale.