Dai territori di guerra alla Maratona della Pace

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redazione

28 Gennaio 2015
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Il 29 marzo da Cividale ad Aquileia

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Il prossimo 29 marzo, sui 42 chilometri da Cividale del Friuli ad Aquileia, si correrà anche per la pace. L’Unesco Cities Marathon e @uxilia Onlus hanno dato vita a una partnership – presentata oggi nella sala Consiglio del municipio di Cividale del Friuli – che porterà atleti di varie parti del mondo a cimentarsi nella maratona friulana.

Le iniziative di @uxilia – ha commentato Massimiliano Fanni Canelles, presidente della Onlus con sede a Cividale del Friuli – sono portatrici di pace e lo sport stesso è un ottimo veicolo di pace. La nostra associazione è particolarmente legata a Cividale, la città che ci accolto sin da quando siamo nati, e nel mondo dello sport abbiamo già realizzato alcune iniziative contro il doping. Solo facendo squadra si raggiungono grandi risultati: sarà così anche con l’Unesco Cities Marathon”.        

Tra i protagonisti dell’evento del 29 marzo, l’americana Rebekah Gregory DiMartino, una sopravvissuta all’attentato della maratona di Boston del 15 aprile 2013, quando lo scoppio di due ordigni causò tre morti e 275 feriti.

Quel giorno Rebekah era all’arrivo della maratona insieme al fidanzato, poi diventato suo marito. La bomba le scoppiò a pochi metri di distanza e lei venne gravemente ferita, tanto che successivamente le è stata anche amputata una gamba. La sua storia ha commosso l’America. In Friuli correrà per la prima volta con una protesi.  Il suo sogno è tornare a Boston per partecipare a quella maratona che le ha cambiato la vita.

All’Unesco Cities Marathon Rebekah Gregory DiMartino correrà insieme alla connazionale Melissa Schulz, portando un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli che corrisponde allo spirito della Maratona della Pace, voluta dall’Unesco Cities Marathon e @uxilia.  

La nostra maratona – ha dichiarato Giuliano Gemo, presidente di Unesco Cities Marathon – è nata anche per valorizzare le specificità del territorio. E @uxilia è una realtà importante e significativa. Ancora di più in un momento storico come questo, in cui il tema della pace è particolarmente sentito e pressante. Di fronte alla minacce della guerra e del terrorismo, Rebekah ci dà una risposta: mi avete colpito, ma io non mi arrendo. Anzi: riprendo a correre. È un messaggio fortissimo, siamo orgogliosi che ciò avvenga all’Unesco Cities Marathon”.       

Rebekah Gregory DiMartino non sarà la sola ad alimentare, il 29 marzo, la fiammella della speranza. Sulla linea di partenza, a Cividale del Friuli, si schiereranno anche atleti provenienti dalla Siria, dal Sudan e dai Paesi coinvolti in conflitti armati in cui opera @uxilia.

Parteciperà inoltre un gruppo di studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino, in rappresentanza dei loro Paesi d’origine, che darà vita a una speciale staffetta “Costruzione della pace” che coprirà il tragitto da Palmanova ad Aquileia.

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