Cervignano rilancia l’alleanza educativa

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Ripartono le progettualità della parrocchia per l’attivazione del Patto Educativo Territoriale. Due eventi a novembre

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La passata edizione dell’incontro col MEC

CERVIGNANO DEL FRIULI – Nel percorso avviato dalla Parrocchia di Cervignano nel 2021 con l’obiettivo di attivare gradualmente un Patto Educativo Territoriale, si inseriscono due importanti incontri programmati per l’ultima decade di novembre 2024.

Giovedì 21 alle ore 20.30, nella sala Aurora del Ricreatorio San Michele, Dora Tubaro, formatrice di Media Educazione Comunità (MEC), dialogherà con genitori ed educatori sul Patto digitale tra famiglie perché “Alleati è meglio”.

Venerdì 22, sempre a cura del MEC, alle 18, nella sala don Bosco del Ricreatorio, l’incontro dal titolo “Ke skill!” sarà rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni per affrontare il tema delle fake news.

MEC è un’associazione di promozione sociale con sede a Udine costituita per promuovere percorsi di consapevolezza critica sui media, collaborando con Enti Locali, Scuole e Università, Aziende Sanitarie e altre istituzioni, anche tramite progetti sperimentali, con particolare riguardo alla prevenzione dei nuovi Disturbi da Dipendenza da Internet.

La collaborazione con le scuole riguarda ormai tutte le secondarie di primo grado della nostra regione con percorsi rivolti agli studenti delle classi prime per conseguire il patentino per lo smartphone.

Gli incontri, in continuità con iniziative analoghe già organizzate precedentemente con il MEC, rappresentano una tappa dell’itinerario verso la Settimana dell’educazione 2025, che prevede, il 28 gennaio 2025 al teatro Pasolini, l’intervento della dottoressa Barbara Tamborini sul tema: “Anche l’amore si impara. Spunti di educazione affettiva e sessuale per genitori del terzo millennio”. Successivamente, come da format già sperimentato, ci saranno tre incontri sullo stesso tema per genitori di specifiche classi di età (3-6 anni, 7-11, 12-16) e il 24 gennaio, in sala Aurora, verrà proiettato un film rivolto a genitori e ai loro figli adolescenti per continuare il confronto sulle relazioni affettive.

L’intero percorso ha il patrocinio del Comune di Cervignano, l’ente chiamato a coordinare i Patti Educativi di Comunità, mentre si è dato avvio a una collaborazione con l’Istituto Comprensivo tramite un incontro con la Dirigente Scolastica, invitata a partecipare.

Se una forte spinta a considerare obiettivo prioritario l’educazione è venuta dalle proposte di papa Francesco sul Patto Educativo Globale e, più in generale, sulla Chiesa in uscita, è soprattutto la realtà, con i continui allarmi sulle diverse forme di disagio giovanile in età sempre più precoci, a interpellare il gruppo promotore della parrocchia “Noi generativo.

Senza entrare nel merito di notizie di cronaca sulla criminalità minorile che creano allarme sociale, le percentuali di rischio per una serie di problemi individuati dall’Istituto Superiore di Sanità nel Rapporto “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z: uno studio di prevalenza nella popolazione scolastica (11-17 anni) e focus sulle competenze genitoriali”, se applicate al contesto cervignanese ci dicono quanto sia urgente un’alleanza educativa per ridare ai giovani un orizzonte di senso e speranza.

Utilizzando le percentuali proposte per il Nord-Est, a Cervignano si avrebbero questi numeri per i ragazzi fra 11 e 17 anni: circa 90 a rischio di Internet Gaming Disorder; fra 20 e 25 affetti da Social Media Addiction; fra 10 e 15 a rischio di ritiro sociale.

Non a caso il 10 settembre il pedagogista Daniele Novara e lo psicoterapeuta Alberto Pellai, che nel gennaio di quest’anno era intervenuto alla Settimana dell’educazione cervignanese con grande successo di pubblico, hanno lanciato su change.org il seguente appello: “Chiediamo quindi al Governo italiano di impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16. Aiutiamo le nuove generazioni”.

Oltre 66.000 al momento le firme di adesione, provenienti non solo dal mondo dell’educazione: tra i firmatari anche i nostri corregionali Giovanni Grandi e Luca Grion.

Da un’indagine compiuta dal MEC in regione nel 2021 su più di 3.000 genitori di ragazzi delle medie risulta che il 61,3% dichiara difficoltà in rapporto all’uso degli strumenti digitali da parte dei figli e il 100% denuncia il tempo eccessivo da loro passato sui dispositivi. Perciò i due incontri sono un’occasione da non perdere rispettivamente per genitori e ragazzi.

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