Antidepressivi, attenzione all’abuso

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redazione

4 Aprile 2014
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Infelici e tristi, o malati di depressione?

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La diagnosi e il trattamento con farmaci antidepressivi dei disturbi depressivi e ansiosi sono sempre più diffusi nella nostra società e in continua crescita. La proporzione della diagnosi ha assunto caratteristiche tali da arrivare a definire la depressione una vera e propria epidemia. Tale atteggiamento è davvero sempre sostenuto dall'effettiva presenza della depressione oppure cela un malessere di diverso tipo? Questo tema riceve sempre più attenzione e porta con sé interrogativi sul corretto comportamento da tenere rispetto a tali situazioni ed è stimolo di riflessione su quanto il disagio individuale sia costituito da difficoltà di adattamento a eventi di vita, e da emozioni e sentimenti che non costituiscono una malattia, per i quali l’esclusiva prescrizione di psicofarmaci può essere una risposta inappropriata.

In questo contesto l’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Scienze della Vita, in collaborazione con la Clinica Psichiatrica Universitaria e l’ Azienda per i Servizi Sanitari n°1 Triestina, organizza un ciclo di quattro incontri per offrire un diverso punto di osservazione sul tema della depressione grazie all'esperienza di professionisti internazionali qualificati provenienti dalla Gran Bretagna, dove dal Sistema Sanitario Nazionale sono state applicate le linee guida del NICE (National Institute for Health Care Excellence) sulle manifestazioni depressive di lieve o moderata entità. 

Queste linee consistono nell’offerta di counselling e supporto psico-educazionale in alternativa all’automatica prescrizione di un farmaco antidepressivo. Questo approccio costituisce un progetto nazionale denominato Improving Access to Psychological Therapies (IAPT), che comprende anche la specifica formazione degli operatori coinvolti.

Le quattro occasioni di incontro costituiscono, quindi, un evento informativo e formativo sia per gli studenti, specializzandi e ricercatori dell’Università di Trieste, e in particolare gli studenti e specializzandi in psicologia e psichiatria, ma anche per gli operatori dell’ASS1 e per i medici di medicina generale con essa convenzionati, che sono sempre più coinvolti nell’offrire risposte ai loro pazienti con disturbi ansiosi e depressivi lievi o moderati.

Scopo del ciclo di conferenze è offrire l'occasione di incontro con personalità di rilievo che hanno fornito apporti rilevanti nei campi dell'appropriatezza nell'impiego degli psicofarmaci. Ciascuna conferenza sarà preceduta da una presentazione dell’argomento dell’incontro e del conferenziere; alla conclusione seguirà una tavola rotonda con interventi preordinati di esperti sulle diverse sfaccettature degli argomenti trattati.

Gli incontri del 10 maggio, 17 maggio e 7 giugno saranno accreditati E.C.M (Educazione Continua in Medicina) per tutte le figure professionali con obbligo dei crediti. I crediti formativi verranno assegnati ai partecipanti regolarmente iscritti e che ne faranno richiesta tramite scheda di iscrizione.

Le conferenze si svolgeranno presso il campus universitario del comprensorio dell'Ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni , sala Conferenze della Direzione del Dipartimento di Salute Mentale, via Weiss 5 Trieste.

Gli incontri si svolgeranno in lingua inglese con traduzione simultanea.

Il calendario degli appuntamenti

·  12 aprile 2014 ore 10

PHARMAGEDDON

David Healy, Professore di Psichiatria e Direttore del Dipartimento di Medicina Psicologica del North Wales, Università di Cardiff, UK

 

·  10 maggio 2014 ore 10

STEPPING INTO A NEW WORLD OF LOW INTENSITY PSYCHOTHERAPY

ENTRARE NEL NUOVO MONDO DELLA PSICOTERAPIA A BASSA INTENSITA'

David Richards, Professore di Ricerca dei Servizi di Salute Mentale e Ricercatore NIHR, Università di Exeter Scuola Medica, UK

 

·  17 maggio 2014 ore 10

SLOW MEDICINE

Gianfranco Domenighetti, Professore presso l`Università della Svizzera Italiana di Lugano, CH

Andrea Gardini, Direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara;

 

·  7 giugno 2014 ore 10

DOES PSYCHOPHARMACOLOGY HAVE A FUTURE?

C'E' UN FUTURO PER LA PSICOFARMACOLOGIA?

Nikolas Rose, Professore di Sociologia, Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, Salute e Medicina, King's College London,UK

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