Anche a Udine il baskin è realtà

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redazione

13 Settembre 2019
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Grazie alla partnership Zio Pino – Gesteco

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Il Baskin – nuova disciplina sportiva ‘made in Italy’ che si ispira al basket, ma che, con regole e peculiarità particolari e innovative, a cominciare dai quattro canestri in campo, è pensata per permettere a normodotati e disabili con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) di giocare nella stessa squadra (composta sia da maschi che da femmine) – sta prendendo sempre più piede in Italia e all’estero. Prova ne è che attualmente raggruppa un centinaia di associazioni sportive che lo praticano in 10 regioni italiane e anche in altri cinque stati membri dell’UE (Francia, Spagna Lussemburgo, Germania e Grecia).

Grazie all’associazione sportiva Zio Pino Basket Udine il Baskin si sta ora diffondendo anche in Friuli Venezia Giulia con la formazione di nuovi tecnici e squadre. L’obiettivo è di arrivare quanto prima all’avvio di un campionato regionale.

E nel Baskin e nella validità delle sue finalità tese a valorizzare il gioco di squadra in cui coesistono e collaborano soggetti diversi, ognuno con le proprie caratteristiche e abilità, ci crede pure il Gruppo Luci che, con la sua controllata Gesteco spa, ha deciso di sponsorizzare proprio l’attività della Zio Pino Baskin Udine Asd.

È di questi giorni, infatti, la firma della partnership tra il presidente della Zio Pino Baskin, Alberto Andriola, e il presidente del Gruppo Luci, Adriano Luci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La disabilità nella società di oggi – afferma Andriola – non è vista come un valore in cui potersi riconoscere, ma come un difetto da mascherare, da capire, da accettare, da accogliere, ma che sempre difetto resta. Con il Baskin si vuole portare avanti quel processo di sensibilizzazione e conoscenza della diversità che sono fondamentali in una società civile e contribuire all’offerta di attività̀ inclusive nella nostra regione affinché in una società̀ ancora così piena di limiti e pregiudizi venga, al contrario, valorizzata qualsiasi caratteristica di un soggetto – o meglio, in questo caso, un giocatore – sia esso diversamente abile o normodotato. Il nostro scopo comune è quello di potenziare e sviluppare interventi di aiuto e supporto di persone con disabilità attraverso lo sport. Praticare sport, soprattutto per i disabili, è fondamentale in quanto permette loro di far vedere a sé stessi e al mondo, tutto il loro potenziale. Così da poter acquistare maggiore sicurezza e fiducia nelle loro capacità”.

“Abbiamo trovato questo sport davvero fresco e innovativo, e non solo come messaggio sociale, ma anche sotto il profilo agonistico. Le regole appositamente studiate del Baskin – aggiunge il presidente Luci – valorizzano, infatti, il contributo di ogni giocatore/giocatrice all’interno della squadra: come all’interno di un’azienda, anche qui il successo comune dipende realmente da tutti, nessuno escluso. Come Gruppo Luci non abbiamo avuto quindi alcun dubbio a sostenere questa iniziativa meritoria che ha il pregio, tra l’altro, di accompagnare gli atleti disabili e le loro famiglie attraverso un’esperienza di socializzazione e di solidarietà”.

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