Una palestra lunga 42 chilometri

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redazione

17 Marzo 2017
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Presentata la 5^ edizione della Unesco Cities Marathon

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La corsa che entra nella Storia dà appuntamento a domenica 26 marzo. La quinta edizione dell’Unesco Cities Marathon – presentata ufficialmente oggi nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine – sarà uno spettacolo che coniugherà sport, arte, cultura e solidarietà, unendo idealmente due città – Cividale del Friuli e Aquileia – che sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco e una terza – Palmanova – candidata a diventarlo. Una festa lunga 42 km e sempre più allargata a discipline diverse. Perché l’Unesco Cities Marathon non è solo running, in tutte le sue declinazioni, ma anche triathlon, pattinaggio, handbike, e altro ancora.  

UNA MARATONA, MILLE TRAGUARDI – Non solo 42 chilometri. “Abbiamo una palestra lunga 42 chilometri e 195 metri, vogliamo sfruttarla per coinvolgere altri sport. All’Unesco Cities Marathon saranno presenti l’atletica, il triathlon, i pattini e l’handbike. Mondi diversi che, grazie alla maratona, abbiamo portato a dialogare”, spiega il segretario genera UCM, Giuseppe Donno. Sulle strade della storia, oltre alla maratona, si correranno la staffetta a coppie (25,600 km + 16,595 km) e la Iulia Augusta Run, prova sulla distanza di 16,595 km (aperta agli appassionati del Nordic Walking) che percorrerà il tratto finale del percorso della maratona. Unesco Cities Marathon sarà anche Grand Prix di Handbike, con i campioni del mondo paralimpico. Si gareggerà inoltre nel triathlon, sia pure in forma atipica, con il Trysport Unesco Cities (sabato 25 marzo la frazione di nuoto alla piscina di Feletto, domenica 26 marzo la prova di ciclismo da Cividale a Palmanova e quella di podismo da Palmanova ad Aquileia). Quest’anno sarà introdotta anche la gara di pattinaggio (distanza completa della maratona e ridotta sul tragitto da Palmanova ad Aquileia).  Su un percorso ridotto (4 km), con partenza da Terzo di Aquileia, spazio pure per la Special Run, che vedrà al via gli atleti Special Olympics. Ad Aquileia si rinnoverà infine l’appuntamento con la Run for Life – Marcia per la vita, prova aperta a tutti sulle distanze di 7, 12 e 21 chilometri.

TOP RUNNERS – I favoriti sono il keniano Henry Kimtai Kibet e la croata Marija Vrajic. Entrambi si sono già imposti sul traguardo di Aquileia: Kimtai Kibet nel 2015, quando vinse in 2h15’13”, primato personale. La Vrajic (bronzo mondiale nella 100 km nel 2015) l’anno scorso, all’inizio di una stagione indimenticabile, perché, dopo aver portato il personale a 2h40’41” alla Treviso Marathon, ha partecipato alla maratona olimpica di Rio de Janeiro. In gara anche il vicecampione sloveno di maratona, Martin Ocepek. Curiosità: a questa edizione dell’Unesco Cities Marathon parteciperà anche una campionessa mondiale. È la veneziana Erica Zanetti, monumento azzurro del pattinaggio a rotelle. L’Unesco Cities Marathon sarà valida come Campionato Italiano Esercito e come campionato regionale assoluto e master Fidal. In palio, inoltre, i titoli dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS).       

LAURA BASSI E I FORMIDABILI – All’Unesco Cities Marathon parteciperà, anche quest’anno, Laura Bassi, la ragazza friulana rimasta ferita, a giugno del 2014, in un grave incidente stradale, in seguito al quale le è stata amputata una gamba. Laura affronterà il percorso da Palmanova ad Aquileia insieme ai ragazzi dell’Associazione FomidAbili Onlus, da lei stessa presieduta.

IL PERCORSO – L’Unesco Cities Marathon scatterà da Cividale del Friuli, in via Tombe Romane. L’arrivo è ad Aquileia, in Piazza Capitolo, tra l’antica Basilica, il campanile e il battistero. Tra i passaggi più suggestivi, l’attraversamento di Palmanova. Undici i comuni coinvolti: Cividale, Premariacco, Manzano, San Giovanni al Natisone, Chiopris Viscone, San Vito al Torre, Palmanova, Bagnaria Arsa, Cervignano, Terzo di Aquileia e Aquileia. Alcune curiosità: all’Unesco Cities Marathon correrà il Bls-Run Team, una squadra di runners addestrati a manovre di primo soccorso, pronti ad intervenire nel caso di atleti che, durante la corsa, fossero colpiti da problemi cardiaci. Per la gestione di punti di ristoro e spugnaggi saranno coinvolte una dozzina di società sportive friulane e venete. Fondamentale l’apporto della Protezione Civile, per la messa in sicurezza del percorso di gara, e della Croce Rossa di Palmanova, per l’assistenza sanitaria agli atleti. Al traguardo, assistenza fisioterapica garantita da Movita.  

CONVEGNO CON MAURO FERRARI – “Sport, salute e società: ricerca, energie e opportunità per le persone e le famiglie” . Questo il titolo del convegno – organizzato da Federsanità Anci Fvg – che si terrà sabato 25 marzo, con inizio alle 9, all’auditorium del Liceo “Caterina Percoto” di Udine. Si tratta di un evento culturale, scientifico e divulgativo, aperto a giovani, famiglie, operatori sanitari e sociosanitari. Temi centrali dell’incontro, i valori e il forte legame tra sport, famiglia e ricerca. Testimonial d’eccezione, il professor Mauro Ferrari, scienziato friulano noto in tutto il mondo, presidente e amministratore delegato del “Methodist Research Institute” di Houston, pioniere della ricerca nanotecnologica applicata alla medicina ed esperto nel settore della biotecnologie. A lui sarà affidata la “lectio magistralis”. Coordinamento scientifico del convegno da parte di Tiziana Scaccabarozzi (direttore “IRCCS E. Medea La Nostra Famiglia”). Organizzazione a cura di Tiziana Del Fabbro (segretario generale Federsanità Anci Fvg).  

SCUOLE DI CORSA AD AQUILEIA – Sabato 18 marzo, ad Aquileia, anteprima della maratona, con l’Unesco Cities Marathon Education. Coinvolti oltre 230 studenti delle classi seconde e terze delle scuole medie di Aquileia, Palmanova, Aiello, Fiumicello, Cervignano e Cividale del Friuli. All’inizio della manifestazione, promessa solenne da parte dei giovani a tutelare i luoghi del patrimonio culturale e storico.  

Unesco Cities Marathon – afferma il consigliere regionale Roberto Novelli – è un evento unico. Unico anche per il rilievo internazionale che sta assumendo. Passando di borgo in borgo, venendo a contatto con la nostra gente,  la maratona rappresenta una stupenda cartolina per l’intero territorio”.

“La manifestazione – sottolinea il sindaco di Palmanova, Francesco Martines – abbraccia un territorio ampio, ricco di cultura e arte. Lo sport in questo caso diventa volano dell’economia , con vantaggi diffusi. La maratona unisce due città dell’Unesco, Cividale e Aquileia. Spero che dal prossimo anno, con il riconoscimento di Palmanova, si possa dire che le città della maratona dell’Unesco sono diventate tre” 

“Il messaggio dello sport – dichiara Gabriele Spanghero, sindaco di Aquileia – è trasversale e racchiude valori importanti. Ho chiesto ai sindaci degli altri siti Unesco di inviare degli ambasciatori alla maratona. C’è l’esigenza di fare squadra per veicolare al meglio  la ricchezza del nostro territorio. Molto è ancora possibile fare sotto questo profilo”.

“A Cividale – precisa l’assessore del Comune ducale, Flavio Pesante – l’abbiamo vista nascere, perché l’idea  di organizzare la maratona è venuta ad un nostro concittadino, Giovanni Cozzi. Fu lui a notare, si dice dopo un giro in bicicletta, che Cividale e Aquileia sono separate esattamente da 42 chilometri, la distanza della maratona.  Apprezziamo il fatto che l’Unesco Cities Marathon continui a crescere di anno in anno”.

“Siamo un piccolo Comune e ci fa molto piacere che l’Unesco Cities Marathon abbia scelto il nostro paese – dichiara Francesco Contin, assessore del Comune di Terzo di Aquileia – per la partenza della corsa riservata agli atleti Special Olympics. Un momento che vedrà impegnate dieci associazioni locali”.

Unesco Cities Marathon – rimarca l’assessore allo Sport della Provincia di Udine, Beppino Govetto – è soprattutto inclusione. Ad Aquileia riproporremo l’Unesco Cities Marathon Education: una corsa per gli studenti, che diventa  occasione  per lanciare un messaggio ai giovani di sensibilizzazione verso il nostro patrimonio artistico”.

“Unesco Cities Marathon – conclude il presidente della manifestazione, Giuliano Gemo – è sport, ma anche e soprattutto cultura. Cinque anni fa abbiamo iniziato un percorso e lo stiamo portando avanti nel segno di un ampio coinvolgimento dell’associazionismo. Dobbiamo ringraziare le tantissime realtà che ci supportano, a partire dalla Protezione Civile, senza la quale organizzare un evento di questo tipo sarebbe impossibile”.

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