Sabato 23 marzo, alle ore 18.30, inaugura, presso Artport a Palazzolo dello Stella, Verità Spezzate, personale di Jacopo Bassi. In mostra saranno presenti sia dipinti che sculture, oltre che un intervento site specific, che indagano la tematica della traccia e del frammento rievocando un passato nostalgico.
“Con i pezzi più recenti sto indagando la tematica del frammento e della traccia”, afferma l’artista. “Frammenti di forme che cercano un completamento o che sono isolati nel vuoto evocando forme e strutture che erano o che devono ancora essere. Tracce che oltre ad essere segno sono possibilità e invio verso nuovi pensieri. Ognuno di noi lascia delle tracce e frammenti di sé, tutta la storia ci ha lasciato reperti dai quali cerchiamo di ricreare ciò che c'era, forse anche con una certa presunzione. I frammenti sono forme che si avvicinano a noi, ma senza mai mostrarsi nella loro completezza e racchiudono in loro una potenza in divenire e con pochi dettagli possono dar vita ad un universo. La mia ricerca si è sempre mossa tra pittura, scultura e installazione senza mai chiudersi. Nella pittura lavoro attraverso un processo di sottrazione della materia, scavando dentro di essa con diversi strumenti raschiandola o cancellandola, così da trovare sempre forme e colori spesso imprevedibili. La tematica del nero è uscita sempre con più forza negli ultimi tempi, dovuta anche a un contatto che ho avuto con gli artisti cinesi durante gli studi a Venezia. Un colore legato alle origini, un colore che è tutto e nulla, ma che allo stesso tempo è fertile e generoso come il limo delle terre del Kemet.”
Jacopo Bassi è nato nel 1996 a Monfalcone, vive e lavora a Cervignano del Friuli.
Dopo il Liceo Artistico Max Fabiani di Gorizia, si diploma in Decorazione e Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui si avvicina all'arte internazionale e orientale e al pensiero e all’opera di Roberto Assagioli, Luigi Nono e Pierre Soulages, studiando sempre più la luce e il suo rapporto col nero. Nel suo lavoro mette in dialogo pittura, scultura, filosofia esistenziale, psicologia e mistica ebraica. Ad interessarlo maggiormente in questo periodo sono la figura e la forma della traccia e del frammento che trattengono in sé il sentimento dell’assenza. “La traccia”, afferma l’artista, “non è solo forma, nel senso di insieme di tratto, superficie e colore, ma anche invio a diversi spazi e dimensioni. Frammento che stimola dubbi e attraverso il quale tentiamo di ricostruire un'azione o oggetti del passato. La poetica del frammento si è avvicinata e riavvicinata a me attraverso la pratica della scultura e l’infanzia passata a giocare tra i resti di Aquileia dove, con un’immaginazione ingenua mi figuravo costruzioni e nuovi spazi.”
Fra le mostre realizzate si ricordano, nel 2018 Archypèlagos 5 isole sulle rotte di Prometeo, a cura di Nicola Cisternino, Luca Reffo in collaborazione con Fondazione Luigi Nono, Accademia di Belle Arti di Venezia, Sede Emergency, Venezia e Fatum, Art Night, a cura di Elena Armellini, Mirella Brugnerotto, Atelier Decorazione A-Accademia di Belle Arti di Venezia, Venezia. Mentre nel 2015, War in progress-Uomini contro, a cura di Roberto Marchetto, Franca Marri, Giovanni Vatrella, Palazzo Attems, Gorizia.
Jacopo Bassi
a cura di Eva Comuzzi
24 marzo-14 aprile 2019
dal lunedì al giovedì (martedì escluso) 15.30/18.30
venerdì 17.30/19.30
Per informazioni
Eva Comuzzi: creativita@art-port.org / info@art-port.org
ArtPort
Via del Traghetto, 3, Palazzolo Dello Stella (UD)
0431.58344