L'adattamento teatrale è del drammaturgo Sergio Pierattini, la regia di Marcello Cotugno. In scena un eterogeneo gruppo di attori: Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase.
Quattro amici di vecchia data si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita a poker. Con loro anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale noto nel giro per le sue ingenti perdite, il “pollo” da spennare. Ma è il presunto “pollo” a trovarsi di fronte quattro uomini che nella vita hanno giocato col destino e hanno perso. La partita si rivela tutt'altro che amichevole e sul piatto, oltre ai soldi, c'è il bilancio della vita di ognuno: sconfitte, menzogne, tradimenti.
Regalo di Natale viene trasposto per la scena nel 2008, anno in cui la crisi economica globale segna profondamente la società italiana e, in risposta a recessione e precariato, il gioco d’azzardo inaugura una stagione di fulminante ascesa.
Cinque attori di grande livello si calano in una partita che lascerà i loro personaggi sconfitti, a dimostrazione di come alcuni valori fondamentali – amicizia, lealtà, consapevolezza di sé – stiano dolorosamente tramontando dal nostro orizzonte.
“Con la sua stringente contemporaneità e la sua universalità fuori dal tempo, – scrive Marcello Cotugno – la parabola di Regalo di Natale è il trionfo del singolo sul collettivo, è la metafora del successo di uno conquistato a spese di tutti, è il simbolo di una teatralità doppia e meschina, è un’amara riflessione su come stiamo diventando, o forse siamo già diventati. Il poker è anche un nobilissimo gioco tra gentiluomini, un rito moderno in cui mostrarsi per quello che non si è, proprio come in una rappresentazione teatrale: quanto più la maschera è forte e impenetrabile, tanto più sarà difficile comprendere i nostri punti”.
Alle 20.00, al Bar del Teatro, nell'ambito di "Dietro le quinte", avrà luogo una breve presentazione dello spettacolo a cura del critico teatrale Mario Brandolin.