Cinquant’anni d’arte a Casa Zanussi: un traguardo che si festeggia in questo 2016, con le nozze d’oro della Galleria Sagittaria ‘sbocciata’ nel Centro di via Concordia Sette esattamente 50 primavere fa. E in questi 50 anni sono ben 435 le mostre allestite a valorizzazione di artisti del territorio, nazionali e internazionali: artisti famosissimi, come ad esempio Chagall, Fontana, Burri, Mirko, Veronesi, e artisti meno noti, ma sempre trascelti per la loro capacità e per i loro risultati; fino ad artisti più giovani cui è sembrato opportuno fornire una ulteriore possibilità di farsi vedere e apprezzare. Per celebrare al meglio l’importante traguardo il Centro Iniziative Culturali di Pordenone, a cura del critico Giancarlo Pauletto, ha ideato la grande mostra «Tra figurativo e astratto. Nove artisti della Fondazione Concordia Sette» che si inaugura sabato 28 maggio alle 17.30 alla Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone con opere di artisti di altissimo prestigio: Luigi Spacal, Elio Ciol, Giammarco Roccagli, Giorgio Cosarini, Claudio Mrakic, Danilo Jejcic, Concetto Pozzati, Grazia Varisco e Luigi Veronesi. «Il percorso espositivo – spiega la presidente del CICP Maria Francesca Vassallo - trae origine dall’imponente collezione della Fondazione Concordia Sette, dal 2010 preposta alla custodia e alla valorizzazione delle numerose opere – ormai più di 1500 tra olii, disegni, calcografie e sculture – donate da artisti e collezionisti nel corso degli anni alla Galleria Sagittaria prima, e poi direttamente alla Fondazione. Un’attività che quest’anno compie cinquant’anni dalla nascita della Galleria e un patrimonio pubblico che include grandi artisti, soprattutto della scena nazionale, da Armando Pizzinato a Guido Cecere, da Giuseppe Zigaina a Sergio Altieri, a Tito Maniacco, Marcello Mascherini, Nane Zavagno, Edo Murtic e Lojze Spacal, per fare solo alcuni nomi. La mostra è stata allestita anche sulla scia delle recentissime donazioni del fotografo Elio Ciol, con 24 immagini su Assisi, e dell’artista Giammarco Roccagli, che ha donato alla Fondazione tutto il ciclo dedicato a Piero Della Francesca».
Ad integrazione della mostra, Casa Zanussi annuncia la pubblicazione del volume “Nello specchio dell’arte. Tra Venezia e Trieste, cinquant’anni di attenzione alla pittura figurativa dal punto d’osservazione di via Concordia Sette Pordenone”, che raccoglie circa 400 tra recensioni di mostre e presentazioni firmate dal critico d’arte Giancarlo Pauletto, curatore di tante esposizioni alla Galleria Sagittaria, sin dalla sua apertura. «Il centro culturale di Casa Zanussi in realtà nacque ancor prima della Galleria e venne pensato quale spazio per la cultura e per l’arte da vivere e condividere nel quotidiano secondo la precisa idea del suo fondatore, don Luciano Padovese, raccolta immediatamente da pionieri dell'imprenditoria e del rinnovamento socioculturale del tempo, come Lino Zanussi, Luciano Savio e il vescovo Vittorio De Zanche, per ricordare solo i principali», sottolina ancora Maria Francesca Vassallo. Da allora il progetto di Casa Zanussi si è sviluppato fino ai giorni nostri e in proiezione verso il futuro con nuovi progetti, affermandosi come realtà culturale di riferimento a livello regionale e non solo, in una dimensione multiculturale e transgenerazionale.
«TRA FIGURATIVO E ASTRATTO. NOVE ARTISTI DELLA FONDAZIONE CONCORDIA SETTE». GLI ARTISTI IN MOSTRA
Di Giancarlo Pauletto, curatore dell’esposizione
Qualche visitatore si potrà magari stupire della rinnovata presenza di Elio Ciol e Giammarco Roccagli. Si tratta infatti di due artisti che sono stati esposti in galleria proprio in questi ultimi mesi, Roccagli addirittura in questo mese di maggio 2016. La ragione di questa rinnovata presenza è molto semplice e, allo stesso tempo, molto importante per la Fondazione Concordia Sette: Elio Ciol, maestro della fotografia ampiamente noto, ha donato ben 24 immagini dopo la sua mostra sul tema Assisi; Giammarco Roccagli, da parte sua, ha donato, sempre alla Fondazione, tutto il ciclo denominato “Omaggio a Piero”, ciclo, bisogna dire, molto ammirato da tanti visitatori della mostra. A nessuno dispiacerà, crediamo, rivedere alcune di queste opere, sia per la loro bellezza, sia come dovuto omaggio ai generosi donatori. Claudio Mrakic pure ha recentemente donato quattro grandi sculture, precisamente i “Quattro evangelisti” che qualcuno ricorderà di aver visto, anni addietro, presso il duomo di Pordenone, in una non dimenticata edizione di “Giardini d’arte”, la rassegna che per dieci anni ha portato vari scultori della nostra regione, ma anche da fuori, presso alcuni spazi privilegiati della città. Si tratta di quattro grandi sculture di strepitoso impatto, memori certamente della tradizione romanica, ma anche assolutamente vive e moderne nel taglio rapido e inventato della forma.
Di Grazia Varisco verranno esposte due strutture metalliche colorate ricche di intelligente eleganza, di Luigi Veronesi alcuni lavori calcografici in grado di testimoniare al meglio la sapienza costruttiva di questo maestro dell’astrattismo italiano. Cultura e intuizione lirica di Concetto Pozzati, maestro della pittura italiana della seconda metà del Novecento, saranno testimoniate da una serie di opere calcografiche giocate con grande fantasia in aura postmoderna, con sapienza infallibilmente volta al proprio fine.
La poesia di Spacal si rivedrà, dopo parecchio tempo, in alcune piccole immagini intrise della straordinaria poesia del Carso, mentre altre immagini più recenti potranno confermare la costante capacità lirica di questo nostro fondamentale artista. Danilo Jeicic sarà presente con un gruppo di precisissime costruzioni geometriche che, nei rapporti cromatici fortemente inventati, virano continuamente verso i territori della fantasia. Infine le belle serigrafie di Giorgio Cosarini ricordano un artista il quale, troppo presto scomparso, fu agli inizi della storia della galleria un interlocutore attento e sensibile, e oggi una sorta di memoria storica legata alle origini del Centro.