Dopo la Mestre operaia (Vite senza fine) e quella del Risorgimento (Teste calde), a completare la Trilogia uno spettacolo sui migranti e la città. “Lumi dall’alto” – Corse clandestine in città, in programma venerdì 2 febbraio alle 21, nella sala Cavana del Castello di Valvasone, è una disarmante storia di tenerezza e dolcezza in cui l’autore – attore Gigio Brunello (Teatrino della Marignana, Veneto) si serve dei burattini per raccontare la Mestre dei migranti attraverso la storia di Kira, della sua fuga dall’Albania, del suo matrimonio e della dolorosa relazione con chi resta nel Paese di origine. “Quando Kira mi raccontò questa storia, era incinta del primo bimbo. Mi aveva fatto vedere il video del suo matrimonio: lei con lo sposo e gli invitati che percorrono velocemente i viali di un parco e guardano sorridenti in telecamera. Mi spiegò che quel video era un falso, l’avevano girato, di nascosto dai proprietari, in una villa veneta approfittando del giorno di chiusura del ristorante e grazie al giardiniere albanese loro amico. Soldi per un matrimonio vero e proprio non ne avevano ma quel video serviva per far felici i parenti rimasti in Albania. E pensare che papà e mamma avevano già combinato un matrimonio con un cugino ricchissimo che viveva in Canada. Così cominciò a raccontarmi la sua storia fin da quando era partita in gommone col suo fratellino”.