Sabato 22 ottobre, alle 16.30, presso la sala consiliare del Comune di Carlino, sede del Centro sociale Latteria Turnaria, verrà presentato al pubblico il volume “Le fornaci della Chiamana, una fabbrica di 2000 anni fa”, a cura di Chiara Magrini e Francesca Sbarra, edito dal Servizio catalogazione formazione e ricerca dell’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia (ERPAC) e dal Comune di Carlino, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio e con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia.
L’opera ripercorre il percorso dell’omonima mostra tenutasi a Carlino nel 2012, proponendo un inquadramento a tutto tondo delle fornaci romane della Chiamana, un sito di particolare interesse archeologico e naturalistico, noto a livello internazionale, che fu scoperto nei recenti anni ’70 nelle campagne a sud di Carlino, presso la sponda del fiume Zellina.
In un habitat particolarmente favorevole per la ricchezza di materie prime (acqua, argilla, legname), all’incirca duemila anni fa sorse un vasto impianto per la produzione di oggetti in ceramica e di laterizi, rimasto in vita per diversi secoli e specializzatosi, tra IV e V secolo d.C., nella produzione di vasi, brocche, ciotole, bicchieri e lucerne in ceramica invetriata.
Questi oggetti presentano caratteristiche del tutto peculiari ed erano probabilmente destinati a un mercato specifico, forse quello degli stanziamenti militari.
Dopo gli interventi di saluto di Diego Navarria, sindaco di Carlino, Rita Auriemma, direttore del Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell’ERPAC, Corrado Azzollini, direttore della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, e Luca Caburlotto, direttore del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, è prevista una tavola rotonda, coordinata dalle curatrici del volume, che vedrà il confronto tra l’archeologo Fabio Pagano, della Direzione generale Musei del Ministero Beni e Attività culturali e Turismo, il ceramista Evandro Casadio e il rievocatore Gabriele Zorzi, dell’associazione “La Fara” di Tricesimo, sulle possibili strategie di intervento per la valorizzazione di un sito di particolare attrattività culturale e turistica come quello della Chiamana.
Concluderà il pomeriggio un aperitivo a base di prodotti enogastronomici locali, offerto dai produttori di Carlino. L’evento è organizzato dal Comune di Carlino e dall’ERPAC, con il sostegno della Provincia di Udine.