Le ferite del vento sibilano a Gradisca

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Margherita Reguitti

4 Marzo 2023
Reading Time: 2 minutes

Matteo Taranto e Cochi Ponzoni protagonisti nello strano rapporto padre-figlio, amato-amante

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GRADISCA D’ISONZO – Una commedia drammatica sull’amore e i suoi segreti, grandi o piccoli, nelle vite delle persone. Un testo serrato e intenso nel quale non un aggettivo o un sostantivo paiono superflui. Anzi necessari, per dar voce alle note scelte o affastellate sul pentagramma della complessa “opera” del rapporto padre-figlio, amato-amante.

All’apertura del sipario al Comune di Gradisca d’Isonzo di “Le ferite del Vento”, dello scrittore e scenografo spagnolo Juan Carlos Rubio, il monologo di Davide, quarantenne, interpretato da Matteo Taranto. Parole incise, prive di tenerezza e gioia, intrise di mai risolte paure e incertezze adolescenziali, dalle quali emergono risentimenti e ricordi di rapporti freddi ma borghesemente “normali”.

Un figlio che, alla morte del padre, nel sistemare carte e oggetti del rigoroso genitore, scopre in uno scrigno chiuso a chiave delle lettere d’amore ingiallite. Le firma Giovanni, segreta passione del genitore, in scena Cochi Ponzoni, perfetto nel rendere lo stereotipo del vecchio omosessuale, romantico, ironico, petulante, insolente, capace di alternare registri comici e drammatici. Custode di un amore non ricambiato lungo vent’ anni. Lineare la regia di Alessio Pizzech, sul palco il vento del titolo è protagonista grazie a affetti semplici ma d’impatto: il fruscio, ora forte ora lieve, di grandi teli trasparenti di cellophane da cantiere, animati dalle luci di Michele Lavagna con la colonna sonora di Paolo Coletta.

Un testo che, quando cala il sipario e il pubblico rende onore ai due bravi interpreti della prima regionale con lunghi applausi, si avrebbe subito voglia di leggere per coglierne meglio le sfumature, per verificarne la fedeltà nella riduzione teatrale.

Prossimo appuntamento al Teatro comunale di Gradisca d’Isonzo, per la stagione proposta da Artisti Associati, direzione artistica di Walter Mramor, “Fellini, la dolce vita di Federico”, protagonista il Balletto di Siena.

 

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