Anche quest'anno, per la seconda volta, il festival si sdoppia tra la sessione tradizionale, il cui comitato scientifico è diretto da Paolo Mieli, ed èStoria film festival, diretta da Gian Piero Brunetta.
Con più di 200 ospiti protagonisti di circa 120 appuntamenti, tra le sezioni del festival si riconfermano anche èStoriaFVG, dedicata al territorio, èStoria Giovani, in collaborazione con Punto Giovani e Informagiovani del Comune di Gorizia e La Storia in Testa, dedicata alle novità editoriali e agli anniversari.
Il calendario di appuntamenti è consultabile sul sito www.estoria.it e sui canali social dedicati al festival.
L'appuntamento clou con il Premio èStoria, riconoscimento assegnato a chi svolge un ruolo di primo piano nel campo della divulgazione in Italia e all'estero, è per sabato 28 maggio alle ore 19.30. Il premio sarà assegnato a Emilio Gentile, per aver dedicato la parte migliore e più imponente del suo lavoro di ricerca e interpretazione storiografica alla fenomenologia degli autoritarismi, e in particolare del fascismo italiano, di cui è il più autorevole esperto e per avere intrecciato al più alto livello l'indagine scientifica con l'afflato morale. Seguirà una conversazione con Georg Meyr.
Forte accento è stato posto sull'immagine che accompagnerà questa edizione di èStoria, realizzata da Joey Guidone artista di fama internazionale che ha individuato nel saluto romano il simbolo che ha legato visivamente le grandi dittature del '900, realizzando però un'illustrazione metaforica che non fosse direttamente esplicita. Un'adunata di braccia tese piegate dal vento del conformismo si estende a perdita d'occhio. L'unico elemento fuori dal coro è un uomo che procede a fatica controvento. La violenta tempesta della guerra è in arrivo.