Prima assoluta in Friuli sabato 11 giugno a Muzzana per il nuovo lavoro di Massimo Zamboni, storica e impareggiabile chitarra dei CCCP e CSI e oggi autore di un romanzo straordinariamente intenso e sorprendente. L’eco di uno sparo (Einaudi) è la storia di una famiglia. Una storia dura, rimossa. La storia di Ulisse, il nonno di Massimo, di come fu ucciso una sera, dentro alla luce di un tramonto reggiano. Ulisse che era un fascista, uno squadrista e che cadde colpito da una pallottola sparata da una pistola che tornerà sulla scena diciassette anni dopo. Tutti i tratti distintivi della scrittura di Zamboni, già visibili nelle sue prove letterarie precedenti, raggiungono qui, ne L’eco di uno sparo, la forma e la lucidità di un classico capace di evocare i nomi di Cesare Pavese e Giuseppe Fenoglio.
Con un ritmo sincopato, paratattico, già marchio di fabbrica di quella straordinaria stagione della musica indipendente italiana di cui è stato un primo attore, Zamboni ci restituisce in questo libro l’esperienza di una narrazione modernissima eppure anche tipicamente italiana. La voce di un paese uscito sfinito dalla seconda guerra mondiale e frastagliatosi in una tensione spesso ancora da risolvere. Per questo romanzo, che si è già guadagnato il Premio Manzoni e il premio Letterario Resistenza Omegna, Massimo Zamboni, fedele alla sua linea di musicista, ha costruito inoltre un vero e proprio tour di presentazioni che, grazie all’organizzazione del circolo culturale Artetica, toccherà anche Muzzana del Turgnano per la rassegna Vino di Lei 2016.
Una formula di incontri letterari ospitati nei cortili del paese che richiama ormai centinaia di spettatori offrendo dopo la presentazione di un libro vini di eccellenza del territorio friulano, rappresentato in questa occasione dalla prestigiosa tenuta Beltrame di Bagnaria Arsa. Appuntamento quindi sabato 11 giugno alle ore 18 nel cortile della famiglia Casadio-Agostinis in via San Gervasio 30. A dialogare con Massimo Zamboni lo scrittore e autore di canzoni Maurizio Mattiuzza. E c’è già chi vocifera che forse, alla fine, per un attimo, spunterà pure una chitarra.