Attrice e cantante, femme fatale sullo schermo e paladina della libertà durante la Seconda guerra mondiale, Diva conosciuta in tutto il mondo e autoreclusasi dopo il tramonto della sua carriera: questo è altro ancora fu Marlene Dietrich, la grande interprete tedesca naturalizzata statunitense la quale fu una delle donne simbolo del Novecento. Il suo mito rivive ora a San Vito al Tagliamento grazie a una due giorni che all’auditorium Zotti, tra film e canzoni, permetterà di riscoprire una delle figure più grandi dell’arte nel secolo scorso.
S’inizia il 1° dicembre alle 20.45 con Marlene D. - The Legend, opera musicale che ripropone dal vivo tutte le canzoni che resero celebre la Dietrich, fino alla nota Lili Marleen, “manifesto musicale” della lotta contro il Nazifascismo durante il Secondo conflitto. Sul palco, nella produzione della compagnia The Singing Family per la rassegna di prosa curata dal Comune di San Vito al Tagliamento ed Ert Fvg, il female impersonator Quince, che riesce a trasmettere l’eleganza e magia, oltre alla carica tutta femminile, della star accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Calvani.
Il 2 dicembre spazio invece per un’anteprima a livello regionale: alle ore 21, per la prima volta in Friuli Venezia Giulia verrà proposta la versione restaurata del film L’Angelo Azzurro, proiettato a Berlino nel 1930 e che da allora consacrò la Dietrich come Diva per eccellenza a livello mondiale. Un’opera proposta dalla Pro San Vito al Tagliamento all’interno della propria rassegna cinematografica. “Un evento speciale - spiega la presidente della Pro Loco Patrizia Martina - con cui confermiamo il nostro impegno per la cultura cittadina, offrendo la possibilità di rivedere sul grande schermo uno dei film iconici del Novecento”. Un film che, in una Germania sospesa tra gli ultimi respiri della Repubblica di Weimar e l’inizio dell’ascesa nazista, rivela al mondo una star unica, ambigua e fatale. L’opera narra la tragica storia di un rispettabile professore di un ginnasio di provincia, Immanuel Rath, che si innamora di una cantante di varietà del locale chiamato proprio "Der Blaue Engel" (L'angelo azzurro): è Lola Lola, impersonata dalla Dietrich che con questa opera trovò la sua consacrazione. Basato su un romanzo di Heinrich Mann, il film fu diretto da Josef von Sternberg primo mentore artistico dell’attrice tedesca.
“Un’opera - spiega Alessandro Venier direttore artistico della rassegna cinematografica sanvitese - che è il crocevia di un'epoca, perché racchiude e sintetizza le pulsioni e le complessità di quel 1930, sospeso ancora tra gli ultimi respiri di Weimar e il buio del nazismo. L'angelo azzurro è un film capace, ancora oggi, di sconvolgere per la sua complessità, per questa forma estetica meravigliosa e, al tempo stesso, per la potenza distruttiva dei suoi contenuti. È il film che svelò al mondo il volto elegante, severo, impenetrabile e le gambe sensuali di Lola Lola, una allora sconosciuta Marlene Dietrich, destinata a diventare la femme fatale per eccellenza del cinema tedesco e una delle più note dive del cinema americano".
L’evento cinematografico è organizzato dalla Pro San Vito al Tagliamento in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, nonché con Friulovest Banca che ha sostenuto l’acquisto del proiettore digitale e gode della collaborazione con l’Università della Terza Età.