Prende avvio il 3 giugno da San Vito al Tagliamento, con la presentazione della sezione dedicata ai giovani artisti, la rassegna di arte contemporanea, curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin, dal titolo IL GIORNO ARDENTE│THE BURNING DAY. Una rassegna promossa e organizzata dal Circolo ARCI Cervignano APS, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e Cassa Rurale FVG, con il patrocinio di PromoTurismo FVG, e realizzata in partenariato con il Comune di Cervignano del Friuli, Comune di San Vito al Tagliamento, Comune di Rivignano – Teor, lo SMO - Slovensko multimedialno okno e l’Accademia di Belle Arti di Udine G.B. Tiepolo.
A dare l’avvio alla rassegna saranno le nuove generazioni di artisti che le curatrici hanno scelto per un tema difficile di cui si parla poco, di cui forse non si vuole parlare, che sarà affrontato da punti di vista differenti e proposti alle Antiche Carceri di San Vito al Tagliamento: carceri, prima imperiali, poi regie e infine mandamentali che sugli intonaci delle piccole celle conservano ancora con graffiti e disegni il desiderio di libertà e i sogni di tanti detenuti. Casa di pena, penitenziario, prigione, carcere, tutti sinonimi per indicare un luogo chiuso e di segregazione dove espiare le proprie colpe e riflettere sugli errori compiuti. Ma il modello di vita adottato ancora oggi nelle carceri può realmente offrire al singolo detenuto la concreta possibilità di una rinascita, con l'assunzione di responsabilità e il desiderio di riscatto per conquistarsi un futuro migliore? Può esserci luce nella polvere, come si chiede Massimo Recalcati in La luce delle stelle morte?
Gli artisti invitati alla mostra ACCESI DA DENTRO che si inaugura sabato 3 giugno alle ore 18, tutti nati nel Friuli Venezia Giulia, sono Fabio Cipolla (1998), Luigi Chiapolino (1998) e Sebastiano Pallavisini (1999). Lavorano rispettivamente con la performance /installazione, video e fotografia e pittura. L'intento di questa esposizione è infatti quello di presentare tre figure della stessa generazione, provenienti da tre diverse Accademie d'arte e che lavorano con mezzi diversi. Se Chiapolino lavora nello spazio fra arte e architettura, per Cipolla è il corpo, il proprio corpo ad essere centrale nella misurazione di spazio, tempo e materia; mentre il lavoro di Pallavisini nasce dalla sua necessità di ristabilire una connessione primordiale con l’ambiente in cui vive.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Vitalità del Comune di San Vito al Tagliamento.