Lo spettacolo prende spunto dalla vicenda di André Gorz, giornalista, scrittore (e fra i primi pensatori della decrescita felice) e Dorine Kahn, sua moglie: una storia di vita e d’amore legata a doppio filo dalla politica ecologista, nel pensiero e nei fatti. André, narra il tutto al piccolo Nicolas, in un rapporto fra memoria e filosofia, passato e futuro che si muove – fra disegni, piccole magie, il profumo del pane che va cuocendo in forno e tante, tantissime piante – nel giardino in cui l’anziano si è ritirato con la moglie.
Oltre alle particolari modalità sceniche e ai temi proposti, lo spettacolo si differenzia anche per le scelte produttive, per cui: lo spettacolo dura “non più del tempo della cottura del pane”, il giardino in scena è stato costruito con l’ausilio di ortolani e giardinieri interpellati ad hoc – alcune delle loro suggestioni sono poi confluite nel copione – e niente di ciò che c’è sul palco è stato acquistato, ma è stato prestato o riadattato per la messinscena (in cambio, gli artisti hanno offerto in baratto un pezzo del racconto).
dai 7 anni
Luigi D’Elia e Francesco Niccolini | INTI
di Francesco Niccolini
costruito e raccontato da Luigi D’Elia
regia di Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini
luci di Paolo Mongelli
una coproduzione
Thalassia Residenza Teatrale di Mesagne
TEATRI ABITATI
Festival Montagne Racconta, Montagne (TN)