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Meeting

Le giornate della storia

A Monfalcone cinque lezioni per comprendere le origini del territorio
Monfalcone
via Ceriani 10
Biblioteca comunale
27/10/17
17.30

La Biblioteca comunale di Monfalcone organizza la rassegna “Le giornate della storia: cinque lezioni di storia del territorio”. Gli appuntamenti avranno luogo, sempre alle ore 17.30, presso la sala conferenze della Biblioteca in via Ceriani 10.

Divulgare la plurimillenaria storia del nostro territorio ad un pubblico di non addetti ai lavori. Questo è l’obiettivo del ciclo di cinque lezioni voluto dall’Amministrazione Comunale. Cinque voci fra le più autorevoli in regione ripercorreranno, ciascuno limitatamente alla propria sfera di competenza, i quasi quattro millenni che vanno dall’età del bronzo fino ai primi del Novecento. Moderatore di tutti gli incontri sarà il giornalista Roberto Covaz, giornalista de Il Piccolo.

“Historia magistra vitae” scrive Cicerone nel De oratore. Studiare la storia del nostro territorio è basilare per comprendere il presente: quello che vediamo oggi è infatti conseguenza di quanto è avvenuto dieci, cento, mille anni fa. Ma la comprensione dei fatti storici è importante anche per immaginare un futuro diverso. Se è vero infatti che la storia non si fa con i se, è vero anche che le ipotesi alternative, i “come avrebbe potuto essere se…”, ci permettono di pensare diversi presenti, e diversi futuri. Presenti e futuri che sono frutto di scelte. Si può scegliere uno sviluppo che non faccia perno solo sulla cantieristica navale e sull’industria in generale, ma che valorizzi anche le risorse storiche, archeologiche e paesaggistiche del territorio.

La rassegna prenderà il via venerdì 27 ottobre con Paolo Fragiacomo che terrà la lezione Una periferia industriale. Anatomia di un destino. In poco più di trent’anni, fra la fine dell’Ottocento e la vigilia della Prima guerra mondiale, il Monfalconese –soprattutto la città di Monfalcone- è mutato profondamente: da area prevalentemente agricola quale era, adagiata sul litorale, ha acquisito una fisionomia industriale con infrastrutture e insediamenti produttivi. Come è potuta avvenire questa straordinaria trasformazione in un tempo così breve?

Paolo Fragiacomo, giornalista, ha lavorato in quotidiani e agenzie di stampa a Monfalcone, Trieste e Roma. Laureato in Storia all’Università di Trieste, si è occupato di storia economica e di storia dell’industria. Tra i suoi libri: La grande fabbrica, la piccola città. Monfalcone e il cantiere navale: la nascita di una company town (1860-1940) e L’Industria come continuazione della politica. La cantieristica italiana (1861-2011).

Venerdì 10 novembre Valentina Degrassi parlerà di Lacus Timavi. Il Monfalconese nell’età romana. Avvalendosi dell'esame della cartografia storica, dei dati archeologici e delle fonti letterarie, ancorati alle più recenti riletture geo-morfologiche del territorio, la studiosa ricostruirà il paesaggio delle attuali Monfalcone, Staranzano e San Canzian d’Isonzo.

Valentina Degrassi è attualmente impegnata nella ricerca archeolgica in Friuli Venezia Giulia e in diverse altre regioni d’Italia. Dal 1985 collabora con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia e dal 2004 con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste. Come membro della società archeologica Archeotest s.r.l., ha partecipato a numerosi scavi svoltisi a Trieste, Aquileia e in altri siti regionali. L’approccio pratico all’archeologia pre e protostorica, classica e medievale -e soprattutto le problematiche di metodologia-, costituiscono una sua importante linea di ricerca, sviluppata anche attraverso studi ceramologici e topografici volti alla ricostruzione dell'ambiente antico.

Terzo appuntamento venerdì 17 novembre con Susi Corazza e la lezione I castellieri del Carso monfalconese: 1500 anni di storia. Le cinte monumentali dei castellieri hanno connotato il carso monfalconese durante le diverse fasi della protostoria fino alle soglie dell’età romana. Questi abitati, posti sulle sommità o sui versanti delle alture carsiche -con particolare densità sulle cime che orlano la pianura-, sorgevano a breve distanza l’uno dall’altro in modo da consentire la comunicazione a vista ed il controllo delle vie di traffico.

Susi Corazza, laureata in Storia delle Civiltà Preclassiche presso l’Università degli Studi di Trieste, conduce studi e ricerche nell’ambito della protostoria italiana, con particolare attenzione per i problemi dello sviluppo culturale del Friuli nelle età del bronzo e del ferro. Dal 2005 è impiegata presso il Laboratorio di Archeologia - sezione di Preistoria e Protostoria dell’Università degli Studi di Udine come archeologo.

Venerdì 24 novembre Paolo Cammarosano parlerà di Monfalcone nel Medioevo ripercorrendo le vicende storiche della città a partire dal Duecento e fino al 1420 quando, con la caduta dello stato Patriarchino di Aquileia, Monfalcone passò alla Repubblica di Venezia. Durante questo lasso di tempo la città rivestì un importante ruolo strategico garantendo il controllo dell’area di confine verso potenze diverse ed ostili (i conti di Gorizia, i signori di Duino e la Repubblica di Venezia). Si era inoltre sviluppata una importante rete di transiti e di commerci.

Paolo Cammarosano (Forlì, 1943) è stato professore di Storia medievale nell’Università di Trieste dal 1972 al 2014, ed è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dal 1999 al 2005. Si è occupato di storia economica, sociale, politica e culturale  su tutto l’arco del medioevo, con una attenzione particolare all’Italia. Nel 2005 ha fondato a Trieste il CERM (Centro Europeo di Ricerche Medievali), tra le cui iniziative vi è stata la Giornata di studi Monfalcone nel Medioevo (11 novembre 2014).

La rassegna si chiude venerdì 1 dicembre con la lezione di Furio Bianco intitolata Comunità, possidenti e contadini. Il Monfalconese in età moderna ( secoli XV-XVIII). Attraverso le vicende di alcune illustri casate aristocratiche veneziane operanti nel territorio di Monfalcone, il professor Bianco ricostruirà gli aspetti essenziali di questa appendice orientale del dominio veneziano in terraferma prendendo in esame le strutture istituzionali, le relazioni tra potere centrale e autogoverno comunitario, il ribellismo contadino, l’assetto economico e le relazioni sociali.

Furio Bianco è stato professore ordinario di Storia moderna all’Università di Udine. Studioso della società di antico regime, ha collaborato con riviste scientifiche italiane e internazionali. Ha pubblicato numerose opere di storia economica e sociale, tra cui Nobili castellani, comunità, sottani;   Contadini, sbirri e contrabbandieri nel Friuli del Settecento;   Le terre del Friuli. La formazione dei paesaggi agrari;   Storie disegnate Storie raccontate. Cerimonie di giustizia capitale e cronaca nera nelle stampe popolari; 1511, “La crudel Zobia grassa”. Rivolte contadine e faide nobiliari in Friuli tra ‘400 e’500, con cui ha ottenuto il Premio Nonino Risit d’Aur.