I BAUSTELLE, ovvero Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi, Claudio Brasini, senza ombra di smentita la band del momento, che sta collezionando un’impressionante serie di sold-out (Tolmezzo compresa) in tutta Italia con “L’amore e la violenza tour”.
Nel complesso scenario di questa epoca, nella quale l’odio e la violenza disegnano prospettive poco edificanti i Baustelle raccontano la contemporaneità, affrontandola con intelligenza e originalità, seppur usando il linguaggio della musica pop.
Quasi vent’anni di carriera e sette album, da “Sussidiario illustrato della giovinezza” a “L’amore e la violenza”, i Baustelle (parola tedesca che significa “lavori in corso”) sono tornati con un disco che Bianconi definisce “oscenamente pop e colorato” e il frontman della band toscana spiega che sono le melodie a dare una connotazione cromatica ai nuovi brani. Insomma, quella dei Baustelle è una musica cangiante, che non si vergogna di esibire la propria libertà, che sa osare, mettendo in collisione materiali e ispirazioni musicali di matrice diversa, mescolando alto e basso, sacro e profano.
Il primo singolo - e video - estratto da “L’amore e la violenza”, “Amanda Lear”, parla di una storia d’amore che ha per protagonisti lui, lei e… l’altra… E Amanda Lear? “Amanda Lear c’entra e non c’entra, c’è e non c’è, come ogni dio che si rispetti”, chiosa Bianconi. Di recentissima uscita (24 marzo) è il video di "Love", l’intro strumentale del disco, diretto dal regista Tommaso Ottomano.
Provocatori da sempre, nelle parole e nei fatti, i Baustelle hanno rilasciato ad ottobre 2016 un singolo, “Lili Marleen”, che non è inserito nella tracklist del nuovo lavoro ma unicamente e liberamente scaricabile dal web: un regalo prezioso per i tantissimi fan del gruppo.
Il set in programma al Teatro Candoni si preannuncia decisamente esplosivo: in scaletta i brani del nuovo lavoro ma anche quelli storici come “Bruci la città” (portata al successo da Irene Grandi), “Charlie fa surf”, “Monumentale”, “Un romantico a Milano”, “La guerra è finita, “Il futuro”, “Le rane” e molte altre; sul palco di Tolmezzo con Francesco Bianconi (voce, chitarre, tastiere), Claudio Brasini (chitarre) e Rachele Bastreghi (voce, tastiere, percussioni) ci sono Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano de Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere e chitarre) e Andrea Faccioli (chitarre).