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Meeting

Azzurro

Esposti gli scatti di Olga Micol
L'occhio del mondo - L'occhio della Barcolana 2011 - rielaborazione fotografica
Trieste
Sala comunale d'arte, piazza Unità 4
29/09 e fino al 23/10
10-13/17-20

Azzurre, come un algido sogno, - scrive la critica Marianna Accerboni - che t’invita a entrare in un territorio di mare e di Bora, di vento nordico e d’intuizioni fantastiche, che la fotografa-artista Olga Micol ti porge sempre con un sorriso. Così sono le sue foto, naturali e sofisticate al tempo stesso, forse perché colgono con amore alcuni attimi di un territorio di grande bellezza e suggestione, come quello di Trieste.

L’esperienza e l’abilità tecnica supportano da anni quella sua capacità innata di cogliere l’attimo e l’anima dei luoghi. Inanimati perché vi è assente la presenza umana, ma animati invece da quel soffio di vita che intuisci in un’immagine quando chi la realizza vuole avvolgerti nelle proprie intuizioni di luce e di azzurro. Scenografie naturali, in cui la sensibilità del fotografo può aggiungere molto, un racconto nel racconto. Ed ecco il cerchio di barche che si raccolgono come petali di una margherita intorno a un mare circolare, lasciando intravedere il tappeto di verde che scendendo dal Carso tocca quasi i flutti. Oppure le montagne innevate, che in certe giornate limpide sembrano sprofondare nel mare, come enormi, inquieti o inquietanti iceberg, mentre la bora raggela le onde e sullo sfondo si protende sull’acqua, con la sua adamantina bellezza, la silhouette del Castello di Miramare.

E poi c’è l’azzurro Barcolana. Una visione raffinata e dinamica della regata più affollata del Mediterraneo, di cui la Micol offre al fruitore uno spettacolo di grande impatto, un esercito di vele bianche che iniziano ad avanzare compatte e all’unisono al segnale di partenza.

Con grande eleganza - conclude Accerboni - e, a volte, l’uso audace di tecniche non diffuse, l’artista interpreta in modo molto personale e accurato il territorio, dipingendo con l’obiettivo la luce fine e l’anima cromatica dei luoghi, traducendoli in effetti scenografici e coup de théâtre di sottile potenza, sottolineati da iperboli e controluce di grande bellezza."

 

Olga Micol è stata insignita dell’onorificenza A.F.I.A.P. Artiste de la Federation Internationale de l’Art Photographique, è stata invitata a partecipare alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia  Biennale Diffusa, con relativo catalogo ed è stata insignita del titolo di storico della fotografia da Silvano Bicocchi, direttore della rivista culturale  Agorà di Cult della F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).

È stata selezionata dalla F.I.A.F. per la manifestazione Tanto per Tutti, nel cui ambito ha partecipato, con la collaborazione dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana Assistenza Spastici) a due personali itineranti e a una collettiva al Centro della fotografia d’autore di Bibbiena, corredate da due volumi fotografici, uno nazionale e uno regionale.

Ha partecipato a numerosissimi concorsi internazionali F.I.A.P., meritandosi tre medaglie d’oro in Italia, Serbia, Bulgaria, quattro menzioni d’onore in California, Serbia, Cina e Spagna e molti altri premi in Italia e all’estero.

Nel 2015 ha vinto la Coppa Carmen Crepaz all’interno del 35° Trofeo Internazionale Andrea Pollitzer.

Ha iniziato a fotografare in digitale ben 17 anni fa e ha al suo attivo più di 40 mostre  personali,  più di 20 volumi fotografici e numerose collettive, tra le quali due in Messico, dov’è stato proiettato un suo video sul Porto Vecchio di Trieste, e numerosi articoli su quotidiani e mensili.

Grande viaggiatrice, nel 2005 è stata due mesi nello Sri Lanka, come volontaria in una missione italiana, e in India (Ladakh  e Kashmir). Nel 2010 ha passato tre mesi a fotografare in Australia, Nuova Zelanda e Cina.

Ha realizzato video fotografici in tutto il mondo (Europa, Asia, Africa e Oceania).