I due giovani solisti, anziché proporre programmi a sé stanti, hanno inteso offrire al pubblico della Fazioli Concert Hall un percorso coordinato attraverso il grande repertorio pianistico russo di inizio Novecento, con musiche di Alexander Skrjabin, Sergej Profof’ev, Sergej Rachmaninov, Dmitrij Šostakovič.
Realizzato dalla Fondazione Amici della Fenice in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice, il Premio Venezia - che dalla fondazione nel 1983 ha avuto inizialmente carattere regionale - è divenuto una manifestazione nazionale nel 1991, conquistando anche l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Come da regolamento sono ammessi i pianisti che si sono diplomati con il massimo dei voti nell’ultimo anno accademico in tutti i Conservatori statali di musica italiana e gli Istituti musicali pareggiati. La giuria tecnica è composta dal direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice e da cinque giurati designati dalla Fondazione Amici della Fenice. Ad essa si unisce, con unico voto complessivo a disposizione, la giuria popolare espressa dalla Fondazione Amici della Fenice.
Axel Trolese, secondo classificato all'edizione 2015, si distingue per la “ricerca sofisticata, il controllo impeccabile delle dinamiche e della timbrica e per una forte individualità interpretativa”, come specificato nella Menzione d’Onore del diploma conseguito all’Istituto Monteverdi di Cremona sotto la guida di Maurizio Baglini. Axel studia oggi al "Conservatoire National Supérieur de Paris" nella classe di Denis Pascal e si perfeziona al contempo con Roberto Prosseda e Alessandra Ammara. Ha seguito le masterclass di Aldo Ciccolini, Piero Rattalino, Lya De Barberiis, Wolfram Schmitt-Leonardy, Giovanni Bellucci. Il suo portfolio concertistico, sia in veste di solista che in importanti collaborazioni cameristiche, vanta già apparizioni di grande prestigio, dall’Amiata Piano Festival alla Fenice di Venezia, dal Teatro Ponchielli di Cremona al Verdi di Pordenone.
Alberto Ferro, vincitore del Premio Venezia 2015, a soli 19 anni ha conquistato il secondo posto sul podio del Concorso Busoni, il Premio della Stampa internazionale e il Premio speciale Haydn. Il suo mentore è Epifanio Comis, che lo ha portato al diploma con massimo dei voti e lode al Bellini di Catania, e che cura il suo perfezionamento presso l’Accademia Pianistica Siciliana. Alberto Ferro è stato fra i finalisti dell’ultima edizione del concorso “Queen Elisabeth” in Belgio, dove ha anche conquistato il premio del pubblico e una “standing ovation” per la sua esecuzione del Primo Concerto di Rachmaninov, autore che già Vladimir Ashkenazy, durante una masterclass, aveva notato essere effettivamente affine alla personalità del giovane pianista siciliano. Si è esibito da solista e con l’orchestra in Italia, Austria, Croazia, Danimarca, Romania, Ucraina e Russia.