JouJou e Didier, due fratelli, due adulti; ma erano bambini ad Auschwitz. Attraverso i loro occhi il racconto della loro storia dentro la Storia: il viaggio verso il campo di concentramento e la vita all’interno, ricordi che affiorano da quel tempo tragico che negava la vita e poi se la portava via.
Una storia tra mille: i giochi e la fantasia per sfuggire all’orrore, per vedere al di là del filo spinato, oltre la neve, oltre il vento che sempre soffiava e trovare una flebile speranza, il miraggio del ritorno a casa.
Una storia che non dà risposte ma continua a creare domande, per riflettere su quello che è accaduto e che continua ad accadere, dentro un’umanità senza memoria.
Uno spettacolo che diventa un diario, fatto d’immagini, emozioni, di suoni e musiche, di spazi, di persone e di vento, e poi il cancello di Auschwitz al centro della scena, come monumento, confine sottile tra umano e disumano.
Partendo dall’esperienza di successo della app Auschwitz, una storia di vento ideata da Franco Grego e realizzata da ilparagrafoblu, lo spettacolo affronta con delicatezza il tema della Shoah non solo come evento storico, ma come emblema di ogni discriminazione.
"Il Consiglio comunale - ricorda l'assessora alla cultura, Alessia Zambon - nella seduta dello scorso 13 dicembre ha espresso all'unanimità la solidarietà e la vicinanza di tutto il Consiglio comunale e per il suo tramite di tutta la comunità di Cervignano del Friuli alla senatrice Liliana Segre, testimone vivente dell’Olocausto, anche lei bambina deportata ad Auschwitz in quanto ebrea italiana, condannando con fermezza e senza distinzione la viltà e l'ignominia degli attacchi personali, intrisi di odio e di violenza rivolti ad una donna esempio per l'Italia intera della vittoria morale e civile sulla barbarie nazifascista, esempio dei valori di pace, convivenza e civiltà umana.