Una commedia nera, in equilibrio tra farsa e noir, tensione e puro divertimento.
Geppy Gleijeses, ispirandosi liberamente alla prima regia teatrale di Mario Monicelli, dirige due monumenti del teatro italiano: Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, già muse di Zeffirelli e Strehler.
La storia è quella ben conosciuta grazie al film cult diretto da Frank Capra nel 1944, interpretato da Cary Grant. Lo scrittore Mortimer Brewster, ex scapolo convinto, torna a casa dalle zie Abby e Martha per raccontare del suo futuro matrimonio con Giulia Harper, ma scopre che le due amabili e anziane ziette “aiutano” gli inquilini ai quali affittano le camere a lasciare la vita con un sorriso sulle labbra, offrendo loro del vino di sambuco corretto con un miscuglio di veleni, per poi seppellirli nel Canale di Panama, la cantina di casa. Qui il fratello di Mortimer, Teddy, che crede di essere il Generale Lee, scava e ricopre di continuo nuove buche per occultare i cadaveri. Deciso a porre fine alla pazzia delle due zie e del fratello, Mortimer cerca di far internare Teddy in una casa di cura, ma i suoi piani sono sconvolti dall'arrivo dell'altro fratello, Jonathan, un efferato pluriomicida i cui lineamenti sono stati rovinati a seguito di numerosi interventi di chirurgia plastica. Anche lui, che è accompagnato dal suo fidato amico, il dottor Einstein, ha un cadavere di cui disfarsi e tenta di seppellirlo nella cantina, per poi eliminare anche il fratello Mortimer. Ormai credutosi l’ultimo erede di una famiglia di pazzi maniaci, Mortimer cerca di allontanare da sé Giulia per il timore di farle del male, ma poco prima della partenza di Teddy per la clinica, le due zie rivelano chi sia in realtà Mortimer.