Nelle sale dalla storica istituzione goriziana verranno esposte, in un dialogo intenso su riflessioni artistiche concettuali, le sculture in marmo, ferro e bronzo di Vittorio Balcone e i quadri realizzati con le tecniche dell'olio su tela e dell'acquerello su carta di Laura Boletig.
Personali e molto definiti i dettami stilistici che connotato le sculture di Balcone: senso del movimento, equilibrio di rapporto fra pieno e vuoto e costruzioni di forme e volumi attraverso linee e sfere, valorizzando assonanze chiaroscurali.
Intimistici e lievi sono il segno e il colore nella pittura di Laura Boletig. Lo scorrere del tempo e i segni dell'uomo lasciati nel tessuto urbano di una città, sono i temi metafisici e ambientali alla base della sua suggestione creativa. Le forme sono indefinite, quasi sbiadite nel diluire l'acquerello sulla carta, mentre lo stratificarsi di immagini di figure, emerse dai contesti urbani, si mostrano sfuocate negli olii su tela.
Vittorio Balcone, nato a Tripoli in Libia e si è formato artisticamente a Comiso in Sicilia. Dal 1967 al 1994 ha insegnato discipline plastiche all'Istituto d'arte di Gorizia.
Attivo già dal 1950, il suo stile è caratterizzato da una costante ricerca della dinamicità della forma. Nel corso della sua carriera ha partecipato a importanti mostre e simposi, sue opere sono esposte in gallerie pubbliche e private nel mondo.
Laura Boletig è nata a Staranzano ed ha conseguito il diploma di maestro d'arte all'Istituto d'arte “Max Fabiani” di Gorizia. Ceramista e decoratrice ha al suo attivo anche un'attività di progettista di prototipi di ceramiche. Il suo impegno formativo nel campo artistico è proseguito alla Scuola internazionale di Grafica di Venezia e all'Accademia di Cividale, dove ha approfondito la pittura en plein air. Ha esposto in mostre in Italia e all'estero.
Margherita Reguitti