Due uomini in accappatoio, nella sala relax di una beauty farm, attendono un terzo per discutere e portare a termine un losco affare. Nell’attesa, il dialogo tra i due mette in luce la loro personalità: sono uomini ambigui, di dubbia moralità che, attraverso un linguaggio tragicomico, si mostrano nella loro bassezza e meschinità.
Nel frattempo, il terzo, telefona, invia messaggi in un crescendo parossistico che accompagnerà tutto lo spettacolo. Arriverà? Senza di lui l’affare non si può concludere. Finalmente vengono raggiunti dalla responsabile del luogo che, stranamente, appare loro sconosciuta, subentrata per un repentino cambio di gestione. Tutto sembra bizzarro e paradossale in lei: il modo di porsi, i trattamenti proposti, il metodo folle di pagamento.
Una diversità e una distanza abissale sembrano dividerli, ma il contrasto che scaturisce dalla personalità sognante di lei a contatto con il realismo dei due apre scenari inaspettati sul modo di percepire il mondo.
Puntellata dall’ironia, ancorata alla realtà ma anche lievitata da suggestioni letterarie, la vicenda offre l’occasione di domandarsi cosa sia la Poesia, come scaturisca, a cosa possa ancora servire.