Le Cantate di Johann Sebastian Bach, motore portante della produzione artistica del Coro del Friuli Venezia Giulia, e i Mottetti tratti sempre dal repertorio di Bach saranno al centro dell’evento concertistico proposto per il cartellone dei “Mercoledì” del Tartini, curato dal direttore Massimo Parovel con il docente Roberto Turrin, e con la partnership speciale per questo appuntamento della Fondazione CRTrieste.
Da molti anni il Coro del Friuli Venezia Giulia porta avanti il grande progetto dell’esecuzione di tutte le 200 Cantate sacre di Bach, e a Trieste, per la direzione di Elia Macrì e Simone Nucciotti, sarà affiancato anche dall’Orchestra Barocca “Senza confini” aggiungendo un nuovo tassello all’impresa con l’esecuzione della Cantata "Christ lag in todes banden" BWV 4 e della Cantata "Nach dir, herr, verlanget mich" bwv 150. Ad integrare queste partiture sarà l’esecuzione dei Mottetti "Singet dem herrn ein neues lied" BWV 225 e "Komm, Jesu, komm" BWV 229. Le Cantate esprimono le suggestioni più alte della poetica bachiana e schiudono un fascinoso compendio dello stile barocco. I Mottetti di Johann Sebastian Bach sono considerati tra i più grandi capolavori del repertorio corale di tutti i tempi e sono basati su testi dedicati ai sentimenti che caratterizzano la vita degli uomini: nessun compositore del XVIII secolo seppe eguagliare Bach rappresentando, in termini musicali, la penosa esperienza del dolore e la tensione per la pace e la felicità. Reduce da una lunga e prestigiosa tournée estiva, nella quale si è esibito anche sotto la guida del Maestro Riccardo Muti a Redipuglia - nella Messa da Requiem di G. Verdi, concerto celebrativo dei cento anni dall’inizio della Grande Guerra - il Coro del Friuli Venezia Giulia è nato nel 2001 e dopo dieci anni di attività può annoverare oltre 200 concerti. Caratterizzato dalla gestione modulare del suo organico che gli consente di passare dal piccolo gruppo ristretto fino ad arrivare al grande coro sinfonico, è una delle realtá musicali piú attive sul piano culturale con all’attivo decine di produzioni, prime assolute e concerti tenuti in tutta Italia ed Europa. E’ seguito e preparato dal maestro Cristiano Dell’Oste ed ha interpretato i più grandi oratori del repertorio barocco, classico e romantico. L’Orchestra Barocca “Senza confini” è guidata da Vania Pedronetto violino concertante e composta anche da Sonia Altinier, Maria Ines Zanovello e Giulia Menara al violino, Debora Renzini e Margherita Cossio alla viola, Andrea Musto al violoncello, Daniele Rosi al violone, Claudio Verh al fagotto, Cristiano Dell’Oste all’organo. Il Coro del Friuli Venezia Giulia collabora con rinomati interpreti della musica antica, classica, jazz e pop e numerose orchestre europee: la FVG Mitteleuropa Orchestra (già Sinfonica Regionale), la Capella Savaria in Ungheria, i Solamente Naturali di Bratislava, l’Orchestra della Radio Televisione Serba di Belgrado, l’Orchestra della Radio Televisione di Ljubljana, l’Ensemble l’Aura Soave di Cremona, la Junge Philarmonie Wien, la Società Filarmonìa e molte altre. Nel 2002 in diretta Eurovisione dal Monte Lussari, collegato via satellite con l’Orchestra Sinfonica di Pecs che suonava in Sala Nervi alla presenza di Papa Giovanni Paolo II ha eseguito la alto Rhapsody di Brahms. Nel maggio del 2011 ha accolto il Santo Padre Benedetto XVI ad Aquileia. Le performances, inoltre, con celebri esponenti del Jazz quali Kenny Wheeler, che ha espressamente scritto per il coro un oratorio, John Surman, John Taylor, Markus Stockhausen, Enrico Rava, Klaus Gesing e Glauco Venier hanno permesso alla compagine di sperimentare nuove forme di espressione. Significative anche le collaborazioni con cantanti quali Mariella Devia e Luisa Castellani, le esperienze pop con Andrea Bocelli, Edoardo De Angelis e Tosca, le performance con il ballerino Kledi Kadiu e con musicisti etnici del calibro di Jivan Gasparyan. Degne di nota le collaborazioni e l’amicizia instaurate con il Maestro Gustav Leonhardt, recentemente scomparso, che ha diretto un ciclo di Cantate bachiane portato in tournèe e andato in onda interamente su Rai2.
Elia Macrì, diplomato nel primo e secondo livello in pianoforte al Conservatorio Tartini, è vincitore di una borsa di studio presso il "Konservatorium" di Vienna, ed ha proseguito la sua formazione musicale con lo studio della direzione corale e della composizione nella classe di Adriano Martinolli. L'attività di direttore lo ha portato a fondare nel 2009 e a dirigere tuttora l'attività musicale della Cappella Corale della chiesa "B. V. del Rosario" - Cappella Civica di Trieste, rivolta all'esecuzione del grande repertorio musicale sacro all'interno della liturgia antica. In occasione del X anniversario della scomparsa del compositore triestino Vito Levi, ha curato la pubblicazione delle Liriche Anacreontiche e dei Dieci preludi per pianoforte per la casa editrice Pizzicato di Udine. Simone Nucciotti, diplomato al Conservatorio Tartini di Trieste in Composizione, ha proseguito gli studi musicali entrando nel Triennio superiore di Direzione di coro sotto la guida del maestro Adriano Martinolli. Nel 2010 ha partecipato al progetto “PaeSaggi Sonori” organizzato dai Conservatori di Udine e Trieste con la composizione “Leaves from Busoni”, vincendo il primo premio. Nel 2012 partecipa al progetto “Coro+1”, ideato dal Coro del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con i Conservatori di Udine e Trieste, dirigendo la prima esecuzione assoluta di “Psalms of expectations” per soprano solo, chitarra elettrica e coro misto di Paolo Paroni. Nel 2014 ha preparato e diretto l’ ”Ensemble vocale Tartini” per la prima esecuzione assoluta del brano Obsesiòn, per 15 percussionisti e coro, di Fabian Perez-Tedesco. Nel settembre 2014 è nominato maestro del coro nel progetto “Cori e Bande” istituito dall’ASAC, dirigendo la Missa Katharina di Jacob de Haan. Dal 2005 è componente attivo del Corpo Musicale di Cortina d’Ampezzo come percussionista e dal 2014 è anche assistente alla direzione. Nel 2009 fonda il coro polifonico “Enrico Zardini” di Cortina d’Ampezzo del quale è tuttora direttore stabile.