Utilizziamo i cookie per offrirti la miglior esperienza possibile sul nostro sito Web.
Quando utilizzi il nostro sito Web, accetti che vengano trasmessi cookie sul tuo dispositivo. Ulteriori informazioni
Meeting

La storia (quasi vera) del Milite Ignoto

Sacello_Milite_Ignoto_Roma.jpg
Gorizia
Musei Provinciali, Borgo Castello 13
04/11/14
18

«Questa storia dunque la voglio da me raccontare, come un cantastorie che abbia raccolto varie memorie altrui facendole proprie, senza che mai – s’intende – debba venir fuori il mio nome. Il motivo di questa reticenza è facile da intendersi: per tutti sono il Milite ignoto ed è opportuno che, anagraficamente parlando, io rimanga tale.»

È un passo di La storia (quasi vera) del Milite Ignoto (Donzelli editore, 2014), romanzo scritto come un’autobiografia da Emilio Franzina e che verrà presentato in anteprima nazionale martedì 4 novembre alle 18, nella Sala conferenze dei Musei Provinciali di Gorizia (Borgo Castello, 13), da Mario Isnenghi e Lucio Fabi.

Emilio Franzina, storico per mestiere – è docente di Storia contemporanea all’Università di Verona - narratore per passione, riempie le pagine del romanzo di storia e letteratura e, attingendo ai documenti del periodo 1914-18, ricostruisce la biografia di un soldato morto nella Grande Guerra e mai identificato. Attraverso pezzi di vita vissuta disseminati nelle lettere, autobiografie e resoconti ufficiali, raccolti in anni di ricerche, l’autore compone la storia “quasi vera” di un combattente.

Tra le righe dell’opera, si scopre che il soldato sconosciuto, dopo aver portato più volte a casa la pelle da valoroso, muore da ignoto non in battaglia, ma fuggendo, il 23 ottobre 1918, da una casa di piacere per salvare la sua giovane innamorata da un bombardamento nemico.

Tre anni più tardi, in modo casuale, la sua salma sarà sepolta all’Altare della Patria, a emblema e memoria di tutti i caduti nel conflitto.

Da questo luogo simbolo, il Milite Ignoto ripercorre in prima persona, dopo cent’anni, la storia della sua vita simbolica per tanti italiani finiti al fronte. Il Milite ignoto immaginato dall’autore è un italiano nato in Brasile e che prima del 1915 non era mai stato in Italia. Allo scoppio della guerra,  per spirito di patria, si ritrova in trincea, prima sul Carso e poi sugli Altipiani.

Grazie alle sue vicende e alla documentata chiave narrativa scelta da Franzina, i lettori ripercorrono le tappe della Grande Guerra, dalle prime linee alle retrovie fino al 1921, quando, in seguito alla sua morte, si modella il mito del Milite ignoto.

Gorizia accoglierà la presentazione del romanzo proprio perché nella stessa Gorizia, tra il 18 e il 25 ottobre 1921, giunsero dai diversi luoghi del fronte italiano, le undici salme, dalle quali venne scelto il Milite Ignoto, in seguito sepolto all’Altare della Patria di Roma.

Le salme raccolte nella chiesa di Sant’Ignazio erano vegliate da un picchetto d’onore fino al 27 ottobre, quando, in un imponente corteo, vennero fatte sfilare per la città prima di partire verso Aquileia, dove il giorno successivo Maria Bergamas indicò la salma destinata a rappresentare tutti i caduti italiani senza nome. Il 4 novembre, all’altare della Patria di Roma, si conclusero le celebrazioni con la tumulazione della salma.