Questo concerto presenta una delle migliori orchestre dell’ex Unione Sovietica, diretta da un grande talento e con una delle più autorevoli pianiste della scuola russa oggi in attività. La BSPO è da sempre presente nelle sale più importanti come La Sala Grande del Conservatorio di Mosca e la Filarmonica di San Pietroburgo, tutte le maggiori sale delle capitali dell’Unione Sovietica, così come nelle capitali dell’Est europeo e, in seguito, in tutta Europa. Tutti i più importanti artisti russi si sono esibiti con l’orchestra, da Sviatoslav Richter a Tatiana Nikolaeva, da Mstislav Rostropovich a Natalia Gutman, Yuri Bashmet, Victor Tretiakov; sotto la direzione di Rudolf Barshai e molti grandi direttori. Il suo direttore, Evgeny Bushkov (artista onorario della Federazione Russa) è eccellente violinista, vincitore di quattro tra i maggiori concorsi violinistici al mondo - Wieniawski (1986), Queen Elizabeth (1989), Tchaikovsky (1990), ed il primo Henryk Szeryng Foundation Award (1992), Bushkov trasferisce con naturalezza tutta la straordinaria esperienza esecutiva e l’impeccabile gusto artistico nella sua direzione. È stato assistente di Yury Bashmet nell’Orchestra di Stato "Novaya Rossiya" ha diretto al Musikverein di Vienna, nella Sala “Tchaikovsky” di Mosca, l’Orquesta Sinfonica de Venezuela nel suo tour italiano. Per le celebrazioni del 65° anniversario del Giorno della Vittoria sul nazismo, Bushkov è stato scelto per dirigere “The Leningrad”, la sinfonia di Sostakovic, a Milano con l’Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”.
Elisso Virsaladze ha studiato a Mosca con il grande maestro Heinrich Neuhaus e con Yakov Zak. Questi insegnanti di grandissimo talento, oltre ad influire profondamente sul suo sviluppo artistico, la immergevano nella rinomata tradizione pedagogica della scuola pianistica russa. Insegna regolarmente al Conservatorio di Mosca e alla Munich Musikhochschule, è membro di giuria in tutti i più importanti concorsi internazionali: Santander, Geza Anda di Zurigo e Rubinstein di Tel Aviv, Tchaikovsky di Mosca. A ventiquattro anni, vinceva il primo premio al Concorso Schumann di Zwickau, facendola immediatamente annoverare dalla stampa internazionale tra i più grandi interpreti schumanniani contemporanei. Lo stesso Sviatoslav Richter disse di lei: “… il suo Schumann non ha eguali”.