Procreazione assistita, Sacile centro di riferimento in FVG

imagazine_icona

redazione

18 Marzo 2021
Reading Time: 2 minutes

Presentate le nuove linee di attivazione

Condividi

Presentato a Sacile l'assetto complessivo della Struttura Organizzativa della Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) e le nuove linee di attivazione previste.

Il servizio eroga prestazioni e organizza percorsi diagnostico-terapeutici accurati per il trattamento dell'infertilità, compresa la preservazione della fertilità, nei pazienti giovani affetti da patologie neoplastiche, mediante criopreservazione degli spermatozoi e degli ovociti. Offre inoltre attività ambulatoriale diagnostica e consulenze.

Alla presenza del sindaco Carlo Spagnol, del direttore generale dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale Joseph Polimeni e dal direttore della struttura Giuseppa Fuggetta, il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi ha posto in evidenza l'importanza di un centro che rappresenta una eccellenza nel panorama della sanità del Friuli Venezia Giulia.

“Nonostante le difficoltà legate alla pandemia – ha affermato Riccardi – guardando i numeri fatti registrare anche nel 2020, il centro di Sacile ha svolto una quantità di lavoro interessante che dimostra non solo la piena operatività della struttura ma anche la capacità di attrazione che questo centro ha a livello regionale. Dall'inaugurazione di due anni fa, ora si stanno raccogliendo i frutti di quanto seminato allora; inoltre nell'atto aziendale che si sta completando, sono certo che l'attività di questo servizio troverà gli spazi adeguati che gli consentiranno di proseguire lungo il percorso intrapreso”.

“L'esperienza di Sacile – ha aggiunto Riccardi – dimostra inoltre con chiarezza che importanti attività come questa della struttura di procreazione medicalmente assistita non debbano per forza trovare spazio all'interno degli hub della sanità regionale ma possano operare al meglio anche a livello territoriale. D'altro canto questa città ha già dato prova, in diverse altre circostanze, del valore delle proprie specialità al servizio dell'intera collettività provinciale e regionale. L'importante è che, in un'ottica di più vasto raggio, non si vengano a creare sovrapposizioni che invece rappresenterebbero un danno per il sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia”.

 

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi