Giornata speciale dedicata alla riqualifica ambientale, quella vissuta dai soci della Riserva di Caccia di Monfalcone.
In particolare i cacciatori, mutate per un giorno le loro consuete abitudini, hanno deciso di dedicare le loro attenzioni a una vasta colonia di Ailanto o Pianta del Paradiso (Ailanthus altissima), specie infestante alloctona di origine cinese, che ha la particolarità di impedire la crescita di specie autoctone e che minacciava di occupare una delle poche lande carsiche ancora libere da vegetazione.
Il progetto è nato con la condivisione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Monfalcone, Sabina Cauci, che ha voluto personalmente condividere con gli operatori alcune fasi delle operazioni.
Il materiale vegetale proveniente dal taglio è stato asportato. Il tutto si è svolto con la supervisione degli agenti del Corpo Forestale Regionale giunti sul posto, guidati dal comandante della Stazione Forestale di Monfalcone, Ennio Vanone, e da Paolo Lenardon, uno dei massimi esperti in materia Ailanto. Per l’intervento, a dar manforte ai colleghi monfalconesi, si sono aggregati alcuni cacciatori provenienti da Riserve vicine. A rappresentare la componente femminile c’era anche Valentina Cozzi, particolarmente attratta dalla materia ambientale e venatoria.
Nel dovuto momento conviviale di fine lavori, il dottor Lenardon, dopo aver elogiato la Direzione e i soci della Riserva per l’importante iniziativa, ha voluto illustrare ai presenti le strategie da adottare nel futuro prossimo, per cercare di arginare l’inopportuna diffusione del problematico vegetale.
Giornata speciale dedicata alla riqualifica ambientale, quella vissuta dai soci della Riserva di Caccia di Monfalcone.
In particolare i cacciatori, mutate per un giorno le loro consuete abitudini, hanno deciso di dedicare le loro attenzioni a una vasta colonia di Ailanto o Pianta del Paradiso (Ailanthus altissima), specie infestante alloctona di origine cinese, che ha la particolarità di impedire la crescita di specie autoctone e che minacciava di occupare una delle poche lande carsiche ancora libere da vegetazione.
Il progetto è nato con la condivisione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Monfalcone, Sabina Cauci, che ha voluto personalmente condividere con gli operatori alcune fasi delle operazioni.
Il materiale vegetale proveniente dal taglio è stato asportato. Il tutto si è svolto con la supervisione degli agenti del Corpo Forestale Regionale giunti sul posto, guidati dal comandante della Stazione Forestale di Monfalcone, Ennio Vanone, e da Paolo Lenardon, uno dei massimi esperti in materia Ailanto. Per l’intervento, a dar manforte ai colleghi monfalconesi, si sono aggregati alcuni cacciatori provenienti da Riserve vicine. A rappresentare la componente femminile c’era anche Valentina Cozzi, particolarmente attratta dalla materia ambientale e venatoria.
Nel dovuto momento conviviale di fine lavori, il dottor Lenardon, dopo aver elogiato la Direzione e i soci della Riserva per l’importante iniziativa, ha voluto illustrare ai presenti le strategie da adottare nel futuro prossimo, per cercare di arginare l’inopportuna diffusione del problematico vegetale.
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