Udine, scuole e associazioni recuperano i beni dismessi dall’Università

imagazine_icona

redazione

30 Luglio 2020
Reading Time: 4 minutes

Grazie al Portale del Riuso

Condividi

Con la cessione gratuita a cinque scuole e due associazioni della provincia di Udine di 86 beni dismessi dall’Università e disponibili nel magazzino dell'ateneo friulano al Polo Scientifico dell'Università (35 Pc, 19 tablet, 12 schermi, 3 stampanti, 1 televisore, 1 fax, 11 scaffali/armadi, 4 tavoli/cattedre), si è conclusa la seconda giornata di donazioni da parte del Portale del Riuso, iniziativa sviluppata nell’ambito del Cantiere Friuli di Uniud e nata da un progetto del DILL, Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società.

Il Portale è un sistema che promuove l’economia circolare e che riduce lo spreco di risorse pubbliche, grazie al quale l’Università cede gratuitamente attrezzature e beni funzionanti, che altrimenti rimarrebbero inutilizzati, ad altri enti pubblici, scuole e organizzazioni no profit. Tredici, in totale, gli enti totali che hanno partecipato finora alla prenotazione di beni, tra cui 10 scuole e 3 associazioni del territorio friulano, mentre sono 101 gli enti iscritti alla rete creata dal Portale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 28 luglio a presentarsi per ritirare i beni prenotati sono stati gli istituti comprensivi di Faedis, Paluzza, Udine 3, Isis fermo Solari di Tolmezzo, Isis Stringher di udine, e le associazioni Aiab Fvg Aps, Auser Insieme – Università dell'età Libera Valli Del Natisone – Nediske Doline Aps. Assenti alcune scuole e sodalizi a causa di problemi logistici e organizzativi, ma nei prossimi giorni avranno nuovamente la possibilità di andarli a ritirare su appuntamento.

Tra i promotori del Portale del Riuso ci sono il ricercatore Luca Cadez e il docente Salvatore Amaduzzi (DILL, Officina Sistemi Digitali di Cantiere Friuli), mentre la realizzazione tecnica è stata curata da Francesco Brunetta.

«Questa – ha commentato Luca Cadez – è stata la seconda giornata di donazione di beni che l’Università non ha più la necessità di utilizzare; l’altra l’abbiamo organizzata a ottobre e anche quella ha fatto il pieno di persone, associazioni, ma soprattutto scuole che si ritrovano con evidenti carenze dal punto di vista tecnologico e di arredi, quindi l’Università in questa maniera cerca di dare un contributo. L’interesse è alto, qualche problema logistico perché non tutti riescono a organizzarsi con il trasporto, ma si trova sempre una soluzione. A settembre avremo un’altra cessione di beni».

«Ciò che stiamo realizzando è un’operazione semplice, nel senso etimologico del termine, che applica i criteri di sostenibilità e di ri-utilizzo alla quotidianità lavorativa dell’ente universitario evitando che i beni non più necessari alla nostra organizzazione diventino rifiuti», ha dichiarato il coordinatore del Cantiere Friuli, Mauro Pascolini. «L’Università di Udine considera come prioritario l’impegno nei confronti del territorio in cui è inserita – ha aggiunto – e grazie al Portale del Riuso è stata creata una rete composta da un centinaio di istituti scolastici e associazioni della regione; l’auspicio per i prossimi mesi sarà quello di avviare nuove collaborazioni anche con enti che possano contribuire con i propri beni dismessi ampliando l’offerta del Portale contribuendo così ad un virtuoso scambio con il mondo della Scuola e dell’Associazionismo».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra gli enti che hanno preso parte alla prenotazione di beni, ci sono – oltre alle scuole e associazioni già menzionate – gli istituti comprensivi di Pozzuolo del Friuli, Tavagnacco, Udine 6, l'Isis di Latisana, l'Iss Linussio di Codroipo, l'Associazione Circo all'inCirca Odv. Dieci gli enti che sono riusciti a riservare beni, gli altri 3 enti sono finiti in “coda” e quindi non hanno potuto usufruire del servizio. Per quanto riguarda i beni prenotati, su un numero totale di 120 unità, ne sono state prenotate 100: i beni più richiesti nella categoria “elettronica” sono i computer con 35 prenotazioni, seguono gli schermi (20), i tablet (19), le stampanti (7), un fax e un televisore. Dei beni disponibili, si calcolano ancora 20 pezzi, che riguardano per lo più mobilio (18 unità: 1 tecnigrafo, 4 tavoli/cattedre, 13 armadi/scaffali, ma anche 1 stampante e 1 schermo).

Maria Elena Sindaco, collaboratrice del dirigente scolastico Stringher, accompagnata da Giuseppina Renna (assistente tecnico informatico) ed Evelina Costa (assistente amministrativo), ha ringraziato l'Università di Udine, «per questa opportunità data alle scuole di riutilizzare il materiale, che ha dentro anche un'idea di ecologia integrale e rispetto dell'ambiente»,

Anche Gabriele Gervasutti dell’Istituto Comprensivo Udine 3 ha espresso soddisfazione. «Per noi è stata un’opportunità unica – ha affermato – abbiamo veramente potuto ampliare i nostri laboratori con i vostri beni, che per noi sono oro per noi scuole da primo ciclo. Perché purtroppo i finanziamenti per il primo ciclo sono sempre ridimensionati». Secondo Gianni Pezzarini dell’Isis Fermo Solari di Tolmezzo, «l’iniziativa va benissimo, riesce a mettere in contatto le varie realtà e soggetti»,

Per quanto riguarda la procedura, si ricorda che gli interessati possono chiedere l'iscrizione compilando un modulo disponibile sul portale riuso.uniud.it per essere poi autorizzati a prenotare i beni disponibili. Terminato il periodo di prenotazione, agli enti viene comunicato l’elenco dei materiali assegnati e vengono concordate le modalità del ritiro.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi