Pordenone, in autunno un nuovo festival enogastronomico

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redazione

3 Luglio 2020
Reading Time: 2 minutes

Si intitolerà “Art&Food”

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Si chiama Art&Food festival il nuovo evento organizzato dal Comune di Pordenone in collaborazione con molteplici attori e il coinvolgimento di tutte le più importanti realtà di settore, grazie anche all'aggiudicazione di un bando regionale di 15 mila euro.

Concepito prima dell’emergenza Coronavirus, è in programmazione per l’autunno, in una versione che dovrà tenere conto di tutti i protocolli sanitari e di sicurezza previsti. “Abbiamo voluto creare per Pordenone – afferma l’assessora comunale al turismo, Guglielmina Cucci – un evento del tutto nuovo, che ancora mancava: un festival enogastronomico di alto livello, inserito nel circuito dei festival di settore, che possa essere attrattivo anche per l’estero. L’idea è quella di un festival diffuso, che coinvolga tutta la città, distribuito su un fine settimana, riallacciandosi anche ai moderni concetti di rigenerazione urbana e armonizzazione del tessuto cittadino. L’evento è frutto di un lavoro in sinergia, che ha coinvolto tutti i portatori di interesse del territorio: una grande vetrina per l’enogastronomia friulana, arricchita naturalmente da eventi culturali e di intrattenimento ad hoc. L’auspicio, in questo momento, è che possa dare respiro alle strutture ricettive cittadine, al momento orfane del turismo business e dei grandi eventi”.

Fanno dunque parte della squadra di Art&Food: Promoturismo Fvg, Consorzio Pordenone Turismo, CCIAA di Pordenone e Udine e Concentro, Fiera Pordenone, Ascom, Confcommercio, Federalberghi, Sviluppo e Territorio, Concentro, Slow Food e altri enti e associazioni del territorio.

“Oltre ad Art&Food – aggiunge Cucci – stiamo lavorando a una proposta di visite guidate in città, o con partenza dalla città, che coniugano gli aspetti culturali, naturalistici ed enogastronomici con un approccio di tipo esperienziale, a piedi o in bicicletta, in questo secondo caso in collaborazione con Fiab Aruotalibera. Saranno dunque improntate alla sostenibilità, ma anche all’inclusività, con un progetto ad hoc, “Risonanze”, dedicato agli ipovedenti”.

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