La bora porta Santi Lange a Trieste

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redazione

7 Ottobre 2019
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Con tre giorni di anticipo sull’atteso

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Oro olimpico, velista di Coppa America, velista oceanico, appassionato di innovazione. Con tre giorni di anticipo sull’atteso, è arrivato oggi in Barcolana Santi Lange, oro in classe Nacra 17 a Rio 2016.

A Trieste per promuovere il Foiling del 69F, il velista argentino ha incontrato nel pomeriggio i ragazzi delle scuole vela e gli appassionati alla Società Triestina della vela per un question time a 360 gradi, dalla vela olimpica alla sua famiglia, dal futuro della Coppa America a quello dei foil, fino all’impegno per le sue prossime Olimpiadi.

Lange, vento permettendo, sarà protagonista domani mattina all’alba a bordo del 69F, lungo il percorso della Barcolana, per testare la velocità del piccolo monotipo foil sulle 13 miglia in Golfo. “La Barcolana è nel mio cuore – ha dichiarato Lange – ho visto centinaia di queste foto riprese dall’alto, con duemila barche e il faro di Trieste. Vorrei tanto fermarmi qui tutta la settimana e regatare domenica, ma devo rientrare in Argentina. Ora che sono tornato a Trieste, dopo tanti anni da quando arrivai qui portandomi in spalla l’albero dell’Europa per venirmi ad allenare arrivando dall’Inghilterra, prometto che sarò con voi non appena possibile”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lange aveva frequentato Trieste quarant’anni fa, quando si allenava in classe Europa, ed era un giovane studente della facoltà di architettura navale di Southampton. Da allora a oggi Lange ha vinto olimpiadi, partecipato a campagne di Coppa America e giri del mondo, vinto titoli in tante categorie della vela d’altura: “Per me andare a vela è sempre una questione di divertimento – ha affermato il campione – chiunque ami e rispetti il mare, per me fa parte di una grande famiglia”. Lange ha poi parlato del foil, e del suo futuro sviluppo: “Il foil è semplicemente una nuova tecnologia che diventerà sempre più semplice e sempre più popolare, è già accaduto in passato, con i kitesurf, con gli snowboard rispetto agli sci: serve solo tempo per migliorare la curva di apprendimento, ma è una grande occasione per vivere una nuova esperienza”.

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